Xerox contro il mercato nero delle cartucce a suon di cause

Xerox denuncia e combatte la commercializzazione e il mercato nero dei materiali di consumo con operazioni e azioni penali in tutto il mondo.

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a cura di Manolo De Agostini

Non c'è solo HP in prima linea contro chi produce e vende cartucce non originali per le stampanti, ma anche Xerox. L'azienda statunitense ha infatti recentemente avviato operazioni e azioni penali in tutto il mondo volte a tutelare i propri clienti dall'acquisto di materiali di consumo e prodotti contraffatti.

Secondo l'azienda "portano a una serie di svantaggi quali danneggiamento delle apparecchiature, una produzione di stampa scadente e costi più elevati". La Imaging Supplies Coalition, un'associazione non profit di produttori di apparecchiature originali e di materiali di consumo per immagini, l'impatto stimato della contraffazione a livello mondiale va dai 3,5 a 5 miliardi di dollari l'anno.

Si tratta di un settore spesso soggetto a contraffazioni da parte di distributori poco affidabili perché, oltre alla difficoltà di distinguere un prodotto contraffatto da uno originale, spesso il prodotto acquistato non viene accuratamente esaminato dal consumatore prima dell'uso. Ciò che conta, è il buon prezzo - con inclusa la garanzia di attrezzature invalidanti o la scarsa qualità di stampa.

Così Xerox è passata all'attacco, ottenendo ad esempio la confisca oltre 1.500 scatole di cartucce di inchiostro false, dalle sembianze simili ai prodotti autentici Xerox, prodotte da Zhuhai Warmth Electronic Co., Ltd., un produttore compatibile in Cina. Una disposizione, infatti, vieta all'azienda l'uso di imballaggi falsi. Un'azione simile è stata intentata contro Zhuhai Supricolor Immagine Co., Ltd., in Cina, legata alla Zhuhai Warmth.

A Maringa, in Brasile, sono state confiscate da produttori di apparecchiature originali più di 1.000 scatole contraffatte di cartucce di inchiostro con marchio ed etichette di autenticazione Xerox. A Londrina, insieme ad altri produttori, Xerox ha sequestrato oltre 1.800 confezioni di prodotti contraffatti, tra cui etichette di sicurezza e materiali di identificazione del prodotto.

Un'altra operazione ha riguardato la Turchia (oltre 1.000 confezioni contraffatte) e poi c'è il caso degli Stati Uniti, dove un uomo di Baltimora è stato condannato a 26 anni di carcere per il furto e la vendita di materiale di consumo Xerox per un valore complessivo di 55mila dollari.

"Abbiamo riunito un team a livello mondiale che opera nel campo della protezione del marchio, della sicurezza aziendale e legale per lottare contro le attività di contraffazione. Collaboriamo inoltre con altri produttori di apparecchiature originali, oltre che con le forze dell'ordine locali e agenzie delle dogane e delle accise", fa sapere l'azienda.

Per evitare l'acquisto di prodotti contraffatti gli interessati possono acquistarli direttamente da Xerox o da rivenditori autorizzati. Un altro modo è controllare le etichette di autenticazione. I prodotti Xerox, ad esempio, presentano una etichetta di sicurezza olografica con un numero di serie unico e un codice a barre. Qualora le etichette risultassero manomesse o mancanti, bisogna informare Xerox della fonte d'acquisto.