XML, questo sconosciuto

Il nuovo Microsoft Office 2003 (System Edition) è finalmente disponibile. Scoprite assieme a noi il nuovo formato XML e i pregi, difetti e novità dell’ultima versione della suite di applicazioni da ufficio più diffusa al mondo.

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a cura di Roberto Buonanno

XML, questo sconosciuto

Una delle innovazione più pubblicizzate di questa versione di Office è la possibilità di salvare e gestire documenti in formato XML. Ecco una breve presentazione di questa tecnologia per chi fa parte di quella maggioranza mondiale che non sa di cosa stiamo parlando.

Per comprendere a fondo cos’è XML e perché è nato dobbiamo fare un salto indietro nel tempo: immaginiamo di vivere nell'epoca in cui non esistevano i computer.

Ci stiamo dirigendo in tipografia per richiedere la stampa di un testo. Per far capire al tipografo grandezza e tipo di carattere da usare per un determinato paragrafo, segniamo a lato del foglio un’annotazione (in inglese, markup). "Qui usa Bodoni, corpo 20, grassetto" - "Qui usa Bodoni, corpo 12".

Torniamo ai nostri tempi.

SGML (Standard Generalized Markup Language) è il papà di tutti i meta linguaggi di marcatura.

HTML (Hyper Text Markup Language), l’applicazione più nota di SGML, nacque come un insieme di annotazioni, chiamate TAG, progettate per istruire un browser (come Internet Explorer, Netscape, Mozilla, ecc…) su come visualizzare determinate informazioni, che possono essere testi o immagini. Se riuscite a immaginare i tag HTML come le annotazioni a bordo del foglio che passavamo al tipografo avrete colto l'idea.

L’enorme diffusione del world wide web (comunemente noto come Internet) ha messo a dura prova HTML: non era più in grado di soddisfare le esigenze dei più recenti siti web. Ogni produttore di browser cercava di migliorarlo con marcatori proprietari, che però essendo tali non erano compatibili con i browser della concorrenza, il tutto a discapito della pazienza dei navigatori.

XML (Extensible Markup Language) è nato anche per superare i limiti di HTML. È un linguaggio per la descrizione dei dati che, come dice il nome, ha la caratteristica di essere estensibile.

Con XML è possibile definire dei marcatori e delle regole che spiegano a cosa servono questi marcatori. Poiché il formato XML è basato su testo, non è legato ad alcun linguaggio proprietario e consente di scambiare informazioni anche tra sistemi normalmente incompatibili.

Se ancora non vi è chiaro, vi invitiamo a leggere le utili guide sul sito web www.html.it e ci scusiamo per avervi causato il mal di testa.