Abbiamo appena trovato una delle stelle più antiche dell'Universo?

Alcuni astronomi potrebbero aver individuato una delle stelle più antiche dell'universo, che potrebbe aiutarci a comprendere meglio l'evoluzione stessa dell'universo.

Avatar di Alessandro Crea

a cura di Alessandro Crea

Quando l'Universo era giovane – circa 13,7 miliardi di anni fa – le prime stelle si formarono nella zuppa oscura, illuminando il cosmo. Dobbiamo ancora trovare queste primissime stelle, conosciute come stelle di Popolazione III, ma una stella trovata in una galassia nana, in orbita attorno alla Via Lattea, potrebbe rivelare sorprese.

AS0039, situata nella galassia nana sferoidale di Sculptor a 290.000 anni luce di distanza, ha una composizione chimica che suggerisce incorpori elementi di una stella Popolazione III che è diventata ipernova. Secondo un'analisi condotta dall'astronomo Ása Skúladóttir dell'Università di Firenze, non è solo la stella a più bassa metallicità mai scoperta al di fuori della Via Lattea, ma ha anche quella con la più bassa quantità di carbonio mai vista in qualsiasi stella.

Se confermato, AS0039 potrebbe essere la chiave per aiutarci a capire come l'Universo ha "acceso le sue luci". Sebbene infatti gli astronomi abbiano una buona comprensione di come l'Universo si sia evoluto dal Big Bang al suo attuale stato, i confini dello spazio-tempo sono difficili da scrutare. Per alcuni milioni di anni dopo il Big Bang, lo spazio è stato riempito con un gas caldo, torbido e opaco. Fu solo quando nacquero le prime stelle e la loro luce ultravioletta ionizzò questo gas che lo spazio cominciò a schiarirsi e la luce a fluire liberamente.

Gli attuali processi di formazione stellare ci danno un'idea di come sono nate queste stelle Pop III, ma trovarle sarà il modo migliore per capire come si è svolto davvero questo strano periodo nella storia dell'Universo. E questo significa trovare stelle che sono molto povere di elementi pesanti. Prima che le stelle si formassero non c'erano elementi pesanti nell'Universo, si trattava di una zuppa di idrogeno ed elio. Quando le stelle sono comparse, hanno iniziato a fondere i nuclei per formare elementi più pesanti, fino al ferro. Eventi violentemente energetici come le supernove hanno forgiato elementi ancora più pesanti.

Questi elementi, sparsi in tutto l'Universo, sono stati poi ripresi nelle generazioni successive di stelle nate da gas cosmici e polvere. Quindi, se troviamo stelle che sono relativamente basse in metalli, significa che tali stelle devono essere piuttosto vecchie, antecedenti a quando i metalli divennero abbondanti.

Secondo l'astronoma Stefania Salvadori dell'Università di Firenze "l'analisi dei fossili stellari ci permette non solo di determinare indirettamente la massa delle prime stelle", "ma fornisce anche informazioni cruciali sull'energia delle prime esplosioni di supernova e quindi sui primi passi dell'Universo".