Bombardare un asteroide per evitare che colpisca la Terra funziona: ecco i risultati di un nuovo studio

Un nuovo studio suggerisce che la nostra ultima linea di difesa contro un asteroide in rotta verso la Terra, ossia farlo saltare in aria quando il tempo rimasto all'impatto è troppo poco per altre strategie, potrebbe funzionare davvero.

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a cura di Alessandro Crea

Gli ultimi calcoli suggeriscono che difenderci da un piccolo asteroide in rotta verso la Terra facendolo saltare in aria potrebbe davvero essere una strategia funzionante. "Una delle sfide nella valutazione dell'interruzione è che è necessario modellare tutte le orbite dei frammenti, che è generalmente molto più complicato della modellazione di una semplice deflessione", ha spiegato il fisico Patrick King della Johns Hopkins University nel Maryland. "Tuttavia, dobbiamo cercare di affrontare queste sfide se vogliamo valutare la distruzione dell'asteroide come possibile strategia".

I modelli che i ricercatori hanno analizzato hanno esaminato l'impatto di una bomba nucleare da 1 megatone che colpisce un asteroide largo 100 metri, circa un quinto delle dimensioni approssimative di Bennu.

Sono state analizzate cinque diverse orbite di asteroidi, con detonazioni eseguite ovunque da una settimana a sei mesi prima dell'impatto. Per gli scenari in cui possiamo colpire l'asteroide due mesi prima del suo arrivo previsto, è possibile ridurre la pioggia di detriti a solo lo 0,1% della massa originale. Se l'asteroide è più grande, c'è ancora una possibilità di ridurre la sua massa d'impatto a solo l'1% se possiamo colpirlo sei mesi prima della data di impatto prevista.

Questo è un grande risultato, ma è ancora un'opzione di ultima istanza su cui gli scienziati non vogliono fare affidamento: l'opzione preferita è quella di deviare l'asteroide lontano dalla Terra anche prima, che è una strategia che è stata studiata e testata in modo più completo. "Ci siamo concentrati sullo studio delle interruzioni 'tardive', il che significa che il corpo che sta andando verso l'impatto viene distrutto poco prima che abbia un impatto", afferma King. "Quando si ha un sacco di tempo – in genere scale temporali decennali – è generalmente preferibile che vengano utilizzate le soluzioni cinetiche, per deviare il corpo celeste dalla traiettoria d'impatto".