Il ghiacciaio dell’Ecologia, sull’Isola di Re Giorgio in Antartide, ha custodito per oltre sessant’anni un segreto svelato solo ora dal cambiamento climatico. Lo scorso gennaio, i ricercatori polacchi della stazione Henryk Arctowski hanno ritrovato i resti di Dennis “Tink” Bell, meteorologo britannico di 25 anni scomparso nel 1959 durante una spedizione scientifica per l’organizzazione che sarebbe poi diventata il British Antarctic Survey.
Una famiglia ritrova la pace dopo 65 anni
David Bell, 86 anni, vive in Australia e ancora fatica a crederci: “Avevo smesso di sperare. È straordinario”. Ricorda bene il giorno del luglio 1959 in cui aprì la porta di casa a Londra per ricevere il telegramma con la tragica notizia. La famiglia non ebbe mai una tomba dove piangerlo, lasciando un vuoto che oggi può essere colmato.
Il rapido scioglimento del ghiacciaio ha riportato alla luce il corpo di Dennis insieme a un orologio, una radio e una pipa. I glaciologi spiegano che il luogo del ritrovamento non coincide con quello della scomparsa: la massa di ghiaccio, muovendosi lentamente, ha trasportato i resti per decenni. Il recupero è avvenuto in condizioni estreme, tra crepacci e pendii fino a 45 gradi.
L’avventuriero che smontava motori in cucina
Nato nel 1934, Dennis era descritto come socievole, divertente e amante dell’avventura. Una volta smontò il motore di una moto sul tavolo della cucina, avendo cura di stendere prima un giornale. Dopo un periodo nella RAF, si formò come meteorologo e partì per la base britannica nella baia dell’Ammiragliato nel 1958, affascinato dalle imprese dell’esploratore Scott.
Gli archivi del British Antarctic Survey lo ricordano come un lavoratore instancabile e allegro, impegnato nel lanciare palloni meteorologici e trasmettere dati ogni tre ore. Era anche il cuoco della base e un appassionato allevatore di cani da slitta.
L’incidente che cambiò tutto
Il 26 luglio 1959, durante una missione su un ghiacciaio, cadde in un crepaccio. Un primo tentativo di salvataggio riuscì a riportarlo quasi in superficie, ma la corda si spezzò e precipitò di nuovo, senza più rispondere.
Per decenni la famiglia non ebbe un vero commiato. Ora David e la sorella Valerie potranno finalmente seppellirlo. “È stato trovato, ora è tornato a casa”, dice David, ringraziando gli scienziati polacchi per aver reso possibile questo momento.