Clonare il mammut per salvare le specie attuali dall'estinzione: la ricetta di Colossal

Colossal, società che ha una partnership con un genetista di Harvard, sta pensando di clonare il mammut. Si tratta però solo del primo passo per riparare i danni dell'uomo sull'ambiente, riportando in vita le specie già estinte e preservando quelle sull'orlo dell'estinzione.

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a cura di Alessandro Crea

Le specie estinte possono risorgere? Una società di bioscienze insiste sul fatto che sia possibile ed ha annunciato a inizio settimana la sua intenzione di utilizzare la tecnologia per riportare in vita il mammut lanoso della tundra artica. La nuova società Colossal, capitalizzando su una partnership con un genetista di Harvard, ha affermato che il suo sforzo di "de-estinzione" delle specie ha il potenziale per ripristinare gli ecosistemi danneggiati o persi e quindi aiutare a rallentare o addirittura arrestare gli effetti del cambiamento climatico.

"Mai prima d'ora l'umanità è stata in grado di sfruttare il potere di questa tecnologia per ricostruire gli ecosistemi, guarire la nostra Terra e preservare il suo futuro attraverso il ripopolamento di animali estinti", ha dichiarato Ben Lamm, amministratore delegato e co-fondatore di Colossal, un imprenditore tecnologico emergente.

"Oltre a riportare in vita antiche specie estinte come il mammut lanoso, saremo in grado di sfruttare le nostre tecnologie per aiutare a preservare le specie in pericolo critico che sono sull'orlo dell'estinzione e ripristinare le specie animali già estinte a causa dell'uomo".

Per farlo, Colossal vuole inserire sequenze di DNA di mammut lanosi, raccolti da resti ben conservati nel permafrost e nelle steppe ghiacciate, nel genoma degli elefanti asiatici, per creare un "ibrido elefante-mammut". Gli elefanti asiatici e i mammut lanosi condividono infatti un patrimonio genetico simile al 99,6%.