Hubble ci mostra una galassia mozzafiato nella costellazione della Chioma di Berenice

Il telescopio spaziale Hubble della NASA / ESA, mostra una vista mozzafiato della galassia a spirale NGC 4571, che si trova a circa 60 milioni di anni luce dalla Terra nella costellazione della Chioma di Berenice.

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a cura di Alessandro Crea

La foto catturata con la Wide Field Camera 3 del telescopio spaziale Hubble della NASA / ESA, mostra una vista mozzafiato della galassia a spirale NGC 4571, che si trova a circa 60 milioni di anni luce dalla Terra nella costellazione della Chioma di Berenice. Questa costellazione, il cui nome si traduce come Chioma di Berenice, prende il nome da una regina egiziana vissuta più di 2200 anni fa.

Per quanto maestose siano le galassie a spirale come NGC 4571, sono lontane dalle più grandi strutture conosciute dagli astronomi. NGC 4571 fa parte dell'ammasso della Vergine, che contiene più di mille galassie. Questo ammasso è a sua volta parte del più grande superammasso della Vergine, che comprende anche il Gruppo Locale che contiene la nostra galassia, la Via Lattea. Ancora più grandi dei superammassi sono i filamenti galattici, le più grandi strutture conosciute nell'Universo.

L’immagine proviene da un ampio programma di osservazioni progettato per produrre un tesoro di osservazioni combinate da due grandi osservatori: Hubble e ALMA. ALMA, The Atacama Large Millimeter/submillimeter Array, è un vasto telescopio composto da 66 antenne ad alta precisione nelle Ande cilene, che insieme osservano a lunghezze d'onda tra infrarossi e onde radio. Questo permette ad ALMA di rilevare le nubi di polvere interstellare fredda che danno origine a nuove stelle.

Le osservazioni nitide di Hubble a lunghezze d'onda ultraviolette, nel frattempo, consentono agli astronomi di individuare la posizione di stelle calde, luminose e di nuova formazione. Insieme, le osservazioni di ALMA e Hubble forniscono un archivio vitale di dati agli astronomi che studiano la formazione stellare, oltre a gettare le basi per la scienza futura con il telescopio spaziale James Webb della NASA/ESA/CSA.