image/svg+xml
Logo Tom's Hardware
  • Hardware
  • Videogiochi
  • Mobile
  • Elettronica
  • EV
  • Scienze
  • B2B
  • Quiz
  • Tom's Hardware Logo
  • Hardware
  • Videogiochi
  • Mobile
  • Elettronica
  • EV
  • Scienze
  • B2B
  • Quiz
  • Forum
  • Sconti & Coupon
Sconti & Coupon

Novità!

Prova la nuova modalità di navigazione con le storie!

Accedi a Xenforo
Immagine di Simulare la superconduttività? Ora si può, grazie ai qubit Simulare la superconduttività? Ora si può, grazie ai qubit...
Immagine di Amazon presenta Kindle Translate per gli autori indie Amazon presenta Kindle Translate per gli autori indie...

I polpi cadono nell'illusione dell'arto fantasma

I polpi possono essere ingannati facendogli credere che un arto finto faccia parte del loro corpo, dimostrando un senso di proprietà corporea simile al nostro.

Advertisement

Quando acquisti tramite i link sul nostro sito, potremmo guadagnare una commissione di affiliazione. Scopri di più
Avatar di Patrizio Coccia

a cura di Patrizio Coccia

Editor

Pubblicato il 22/07/2025 alle 16:25

La notizia in un minuto

  • I polpi cadono vittime della rubber hand illusion proprio come gli esseri umani: dopo 8 secondi di stimolazione simultanea su un tentacolo reale e uno artificiale, reagiscono difensivamente quando quello finto viene pizzicato
  • La scoperta rivela che i cefalopodi possiedono una rappresentazione corporea complessa e capacità di integrazione multisensoriale, nonostante abbiano sviluppato il sistema nervoso indipendentemente dai vertebrati
  • Questa ricerca suggerisce che meccanismi simili di percezione corporea si sono evoluti convergentemente in specie lontanissime, aprendo nuove prospettive sulla comprensione dell'evoluzione della coscienza
Riassunto generato con l'IA. Potrebbe non essere accurato.

Le ricerche sulla percezione del corpo e sui meccanismi che regolano la nostra identità fisica hanno sempre affascinato scienziati e filosofi, ma raramente si pensava di poter estendere questi studi agli invertebrati marini. Eppure, un team di ricercatori giapponesi ha dimostrato che anche i polpi possono cadere vittime di un inganno percettivo molto simile a quello che colpisce gli esseri umani: l'illusione dell'arto fantasma. Questa scoperta apre nuove prospettive sulla comprensione dell'evoluzione della coscienza corporea e suggerisce connessioni neurobiologiche sorprendenti tra specie evolutivamente lontanissime.

L'inganno dell'arto fantasma si estende agli oceani

Il fenomeno noto come rubber hand illusion rappresenta uno dei test più affascinanti della neuroscienza cognitiva. Sviluppato alla fine degli anni Novanta, questo esperimento consiste nel nascondere la mano reale di una persona e sostituirla visivamente con una protesi, accarezzando simultaneamente entrambe. Il cervello umano, confuso da questa stimolazione sincronizzata, inizia a riconoscere l'arto artificiale come proprio, tanto che un pizzicotto sulla mano finta provoca una reazione di difesa istintiva.

Sumire Kawashima e Yuzuru Ikeda dell'Università delle Ryukyu ad Okinawa hanno replicato questo protocollo sperimentale adattandolo alla biologia dei cefalopodi. Utilizzando esemplari di Callistoctopus aspilosomatis in cattività, i ricercatori hanno posizionato un tentacolo artificiale realizzato in gel morbido sopra uno dei tentacoli reali dell'animale, nascondendolo alla vista mediante una barriera opaca.

Otto secondi per ingannare un cervello da invertebrato

La procedura sperimentale ha rivelato tempistiche precise e risultati inequivocabili. Dopo circa otto secondi di stimolazione simultanea con pinzette di plastica sul tentacolo vero e su quello finto, tutti e sei gli esemplari testati hanno manifestato reazioni difensive quando il tentacolo artificiale veniva pizzicato. I comportamenti osservati includevano cambiamenti di colore, ritrazione del tentacolo e tentativi di fuga - risposte tipiche che i polpi adottano quando percepiscono una minaccia diretta al proprio corpo.

L'aspetto più significativo dell'esperimento riguarda le condizioni di controllo: quando la stimolazione non era simultanea, quando mancava del tutto, oppure quando la postura del tentacolo finto non corrispondeva a quella di quello reale, l'illusione svaniva completamente. Questo dimostra che non si tratta di una semplice reazione casuale, ma di un vero e proprio processo di riconoscimento corporeo.

Il cervello del polpo cade nello stesso inganno di quello umano

Un difetto vantaggioso dell'evoluzione

Secondo Ikeda, questa capacità rappresenta un paradosso evolutivo interessante. Da un lato, l'abilità di anticipare e predire le sensazioni corporee costituisce un vantaggio per la sopravvivenza, permettendo agli animali di reagire rapidamente alle minacce. Dall'altro, questa stessa caratteristica può essere sfruttata per ingannare il sistema percettivo, rivelando una vulnerabilità intrinseca nel processamento delle informazioni sensoriali.

Peter Godfrey-Smith dell'Università di Sydney ha espresso sorpresa per questi risultati, sottolineando come essi suggeriscano che i polpi possiedano una rappresentazione corporea molto più ricca e complessa di quanto precedentemente immaginato. Particolarmente significativo è il fatto che quando la postura del tentacolo artificiale non corrispondeva a quella reale, l'inganno non funzionava: questo indica un livello sofisticato di integrazione multisensoriale.

Modelli evolutivi per la coscienza corporea

La ricerca di Kawashima aggiunge i polpi alla lista già nota di animali suscettibili a questo tipo di illusione, che include topi e altri mammiferi oltre agli esseri umani. Questa scoperta assume particolare rilevanza considerando che i cefalopodi hanno sviluppato i loro sistemi nervosi complessi indipendentemente dai vertebrati, attraverso un processo di evoluzione convergente che ha prodotto intelligenze sofisticate ma strutturalmente diverse dalle nostre.

Le implicazioni di questo studio vanno ben oltre la semplice curiosità scientifica. Comprendere come diverse specie abbiano sviluppato meccanismi simili per la percezione del proprio corpo potrebbe illuminare i processi fondamentali che stanno alla base della coscienza e dell'identità corporea, fornendo nuovi strumenti per la ricerca neuroscientifica e possibili applicazioni in campo medico e tecnologico.

Fonte dell'articolo: www.newscientist.com

Leggi altri articoli

👋 Partecipa alla discussione! Scopri le ultime novità che abbiamo riservato per te!

0 Commenti

⚠️ Stai commentando come Ospite . Vuoi accedere?

Invia

Per commentare come utente ospite, clicca triangoli

Cliccati: 0 /

Reset

Questa funzionalità è attualmente in beta, se trovi qualche errore segnalacelo.

Segui questa discussione
Advertisement

Non perdere gli ultimi aggiornamenti

Newsletter Telegram

I più letti di oggi


  • #1
    ASUS ROG NUC 2025, potenza desktop in formato mini | Test & Recensione
  • #2
    Microsoft si scusa con 2,7 milioni di utenti
  • #3
    Black Friday 2025: tutte le offerte Honor da non perdere
  • #4
    Intel abbandona gli E-Core su desktop: arriva Bartlett Lake
  • #5
    iOS 26.2 svela il misterioso Apple Creator Studio
  • #6
    Non puoi parlare se non sei competente, la Cina blocca gli influencer
Articolo 1 di 5
Amazon presenta Kindle Translate per gli autori indie
Una nuova funzione di Amazon promette traduzioni rapide per gli autori indipendenti, ma la precisione del risultato resta un nodo cruciale.
Immagine di Amazon presenta Kindle Translate per gli autori indie
Leggi questo articolo
Articolo 2 di 5
Simulare la superconduttività? Ora si può, grazie ai qubit
Un computer quantistico riesce a misurare direttamente le correlazioni responsabili dell’accoppiamento elettronico nei superconduttori.
Immagine di Simulare la superconduttività? Ora si può, grazie ai qubit
Leggi questo articolo
Articolo 3 di 5
Scoperto come la luce si muove nel caos delle microstrutture
Studio delle microcavità tridimensionali deformate permette di comprendere il comportamento della luce in geometrie complesse.
Immagine di Scoperto come la luce si muove nel caos delle microstrutture
Leggi questo articolo
Articolo 4 di 5
OpenAI punta in alto, ma senza soldi dei contribuenti
Sam Altman rifiuta garanzie pubbliche per i data center di OpenAI mentre crescono i dubbi sulla sostenibilità economica degli investimenti.
Immagine di OpenAI punta in alto, ma senza soldi dei contribuenti
1
Leggi questo articolo
Articolo 5 di 5
L’universo è più connesso di quanto pensiamo
La non località quantistica emerge dall'indistinguibilità delle particelle identiche secondo uno studio polacco pubblicato su npj Quantum Information.
Immagine di L’universo è più connesso di quanto pensiamo
1
Leggi questo articolo
Advertisement
Advertisement

Advertisement

Footer
Tom's Hardware Logo

 
Contatti
  • Contattaci
  • Feed RSS
Legale
  • Chi siamo
  • Privacy
  • Cookie
  • Affiliazione Commerciale
Altri link
  • Forum
Il Network 3Labs Network Logo
  • Tom's Hardware
  • SpazioGames
  • CulturaPop
  • Data4Biz
  • TechRadar
  • SosHomeGarden
  • Aibay

Tom's Hardware - Testata giornalistica associata all'USPI Unione Stampa Periodica Italiana, registrata presso il Tribunale di Milano, nr. 285 del 9/9/2013 - Direttore: Andrea Ferrario

3LABS S.R.L. • Via Pietro Paleocapa 1 - Milano (MI) 20121
CF/P.IVA: 04146420965 - REA: MI - 1729249 - Capitale Sociale: 10.000 euro

© 2025 3Labs Srl. Tutti i diritti riservati.