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a cura di Alessandro Crea

DARPA ha assegnato contratti di Fase 2 nel suo programma Manta Ray, che mira a costruire una serie di droni subacquei in grado di affrontare missioni oceaniche autonome a lungo raggio, di lunga durata senza alcun supporto umano per la ricarica, la manutenzione o la logistica.

I due appaltatori scelti, Northrop Grumman Systems Corporation e Martin Defense Group, costruiranno e presenteranno ciascuno un drone dimostrativo a grandezza naturale. Il profilo della missione qui presenta una sfida impressionante; queste macchine devono essere incredibilmente autosufficienti in un ambiente difficile.

Dovranno essere in grado di fermarsi e caricare le proprie batterie, presumibilmente raccogliendo energia dalle correnti sottomarine. Dovranno essere in grado di percepire, etichettare ed evitare ogni sorta di ostacoli per evitare di rimanere intrappolati nelle alghe, graffiati da rocce e coralli o bloccati nei crepacci e dovranno inoltre essere altamente resistenti alla corrosione per affrontare la capacità del mare salato di divorare il metallo e in grado di affrontare l'ampia gamma di microrganismi e macroorganismi che cercheranno di prendere residenza sulle superfici del drone.

E mentre fanno tutto questo, dovranno essere in grado di auto-navigare, comunicare con la superficie e trasportare carichi utili di missione significativi per potenzialmente mesi e mesi, presumibilmente pur essendo molto difficili da rilevare.