Inquinamento, miliardi di tonnellate di CO2 sepolti in mare per secoli

I ricercatori dell'Università del Texas, in collaborazione con ExxonMobil, hanno fatto una nuova scoperta che potrebbe fare molto per rallentare i cambiamenti climatici: accelerare la formazione di strutture cristalline per immagazzinare miliardi di tonnellate di CO2 in fondo all'oceano per secoli.

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a cura di Alessandro Crea

Catturare e seppellire il carbonio è uno dei modi più promettenti per rallentare il ritmo del cambiamento climatico. I ricercatori dell'Università del Texas e della ExxonMobil hanno trovato un modo per accelerare la formazione di strutture cristalline chiamate idrati che possono immagazzinare miliardi di tonnellate di carbonio per secoli: l'aggiunta di magnesio alla reazione. In questo modo infatti è stato possibile diminuire di 3.000 volte il tempo di attesa per la formazione degli idrati, portandolo da ore o addirittura giorni fino a pochi minuti.

"Considero la cattura del carbonio come un'assicurazione per il pianeta", ha detto Vaibhav Bahadur, professore associato presso il Walker Department of Mechanical Engineering della Cockrell School of Engineering e autore principale di un nuovo articolo sulla ricerca in ACS Sustainable Chemistry & Engineering. "Non è più sufficiente essere carbon neutral, dobbiamo essere carbon negative per annullare i danni che sono stati fatti all'ambiente negli ultimi decenni".

Queste strutture, note come idrati, si formano quando l'anidride carbonica viene miscelata con acqua ad alta pressione e bassa temperatura. Le molecole d'acqua si riorientano e agiscono come gabbie che intrappolano le molecole di CO2. Il processo però inizia molto lentamente, ma l'aggiunta di magnesio ha portato al ritmo di formazione dell'idrato più veloce mai documentato.

Capire come ridurre il carbonio nell'atmosfera è un problema grande quanto lo è la sua presenza nell'atmosfera in questo momento. Eppure, dice Bahadur, ci sono solo pochi gruppi di ricerca al mondo che guardano agli idrati di CO2 come potenziale opzione di stoccaggio del carbonio. Bahadur ha lavorato alla ricerca sugli idrati da quando è arrivato all'UT Austin nel 2013. Questo progetto fa parte di una partnership di ricerca tra ExxonMobil e l'Energy Institute di UT Austin.

I ricercatori e ExxonMobil hanno depositato una domanda di brevetto per commercializzare la loro scoperta. Successivamente, hanno in programma di affrontare i problemi di efficienza - aumentando la quantità di CO2 che viene convertita in idrati durante la reazione - e stabilendo una produzione continua di idrati.