La Grande Macchia Rossa di Giove non è solo ampia, è anche profonda

È difficile immaginare la vastità della Grande Macchia Rossa di Giove da qui sulla Terra, perché la tempesta è così grande e profonda che potrebbe inghiottire il nostro pianeta.

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a cura di Alessandro Crea

La Grande Macchia Rossa di Giove non è solo ampia, è anche profonda, un po' più profonda di quanto chiunque si aspettasse. I dati della sonda Juno della NASA hanno dimostrato che la tempesta di Giove si estende fino a 500 chilometri sotto le cime delle nuvole di Giove. E il vortice è collegato a getti che vanno molto più in profondità, suggerendo che le atmosfere superiore e inferiore del pianeta gigante siano legate insieme. Questi risultati arrivano grazie a due gruppi di scienziati del Jet Propulsion Laboratory della NASA, nel sud della California, che hanno analizzato i dati raccolti da due diversi strumenti Juno.

Un gruppo ha misurato la gravità della Grande Macchia Rossa. Hanno pensato di utilizzare il Gravity Science di Juno sulla tempesta di Giove al fine di vedere se aveva lasciato tracce sul campo gravitazionale del pianeta.

I ricercatori hanno raccolto le fluttuazioni nel campo gravitazionale di Giove per ottenere dati sulla profondità della tempesta che risulta di 500 km, più alte della distanza dal livello del mare alla Stazione Spaziale Internazionale. E la grande tempesta sembra essere alimentata da getti che vanno molto più in profondità, fino a 3.000 km.

Contemporaneamente l'altro gruppo di ricercatori ha studiato la Grande Macchia Rossa con il radiometro a microonde di Juno, uno strumento che sonda l'atmosfera del pianeta con le microonde. Il loro scopo era guardare in profondità la tempesta per vedere come spuntava, verticalmente.

Hanno scoperto che la macchia, insieme a molte altre tempeste su Giove, si estende molto in basso, con precipitazioni e correnti d'aria a profondità senza precedenti. Hanno trovato le firme di questi fenomeni al di sotto del livello delle nubi di Giove, sotto il quale si prevede che l'ammoniaca e l'acqua nell'atmosfera si condensino.

Juno ha fatto orbite lunghe e in loop attorno a Giove dal 2016 e la NASA ha recentemente esteso la sua missione fino al 2025. Presto, se tutto andrà secondo i piani, il percorso orbitale di Juno si sposterà per portare la sonda sopra il polo nord del pianeta.