L'energia è il segreto alla base dell'Alzheimer?

Un team di ricercatori ha trovato un legame tra il modo in cui le cellule producono energia per la funzione cerebrale e i geni mutati presenti nella malattia di Alzheimer.

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a cura di Alessandro Crea

Un team di ricercatori dell'Università di Adelaide ha trovato un legame tra il modo in cui le cellule producono energia per la funzione cerebrale e i geni mutati presenti nella malattia di Alzheimer. La scoperta pubblicata su Disease Models and Mechanisms ha spinto a un ulteriore esame del legame come un driver fondamentale e precoce della malattia di Alzheimer negli esseri umani.

Nello studio, i ricercatori hanno analizzato il cervello di giovani adulti di pesci zebra con mutazioni geniche associate alla malattia di Alzheimer ad esordio precoce. I pesci zebra sono stati scelti per lo studio perché producono famiglie molto grandi, il che rende più facile rilevare effetti sottili. Il team ha utilizzato tecnologia genetica all'avanguardia e l'analisi matematica per confrontare l'attività genica e rilevare sottili differenze tra il pesce normale e quelli con le mutazioni.

I ricercatori hanno così scoperto che diverse mutazioni in geni diversi hanno molti effetti diversi sulla funzione delle cellule cerebrali, ma che tutte influenzano una funzione cellulare molto importante: l'uso di ossigeno all'interno delle cellule per produrre energia. "Questo è molto interessante perché sappiamo che quando la malattia di Alzheimer alla fine si sviluppa, il cervello delle persone diventa gravemente carente nella produzione di energia", ha dichiarato la ricercatrice Karissa Barthelson dell'Alzheimer's Disease Genetics Laboratory dell'Università di Adelaide.

I cervelli sono costituiti da molti diversi tipi di cellule che hanno modi complicati di produrre e condividere energia. Il gruppo di ricerca di Adelaide ora vuole esaminare come le mutazioni della malattia di Alzheimer influenzano questi diversi tipi di cellule. I ricercatori dicono che i costi del morbo di Alzheimer per la società sono enormi, non solo nel prendersi cura di coloro che non possono prendersi cura di se stessi, ma anche nelle relazioni perse con i propri cari mentre i ricordi e la cognizione svaniscono.

"La produzione di energia è l'attività cellulare più importante che supporta tutte le altre funzioni, in particolare negli organi altamente attivi come il cervello", ha detto la Barthelson. "Se riusciamo a capire in dettaglio cosa sta andando storto con l'uso di ossigeno e la produzione di energia, potremmo vedere modi per fermare la malattia prima che inizi - e questo andrebbe enormemente a beneficio della nostra popolazione che invecchia".