L'ESA sospende il lancio del rover ExoMars con razzo russo

Il rover europeo ExoMars costruito in collaborazione con la Russia per una missione su Marte non sarà lanciato sul Pianeta Rosso quest'anno poiché l'Agenzia Spaziale europea ha sospeso la cooperazione con la sua controparte russa sulla scia dell'invasione russa in corso dell'Ucraina.

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a cura di Alessandro Crea

I funzionari dell'Agenzia spaziale europea (ESA) hanno annunciato la decisione giovedì 15 marzo a seguito di una riunione di due giorni dei rappresentanti dei 22 Stati membri dell'agenzia, che hanno tutti imposto sanzioni economiche alla Russia in risposta alla sua invasione in Ucraina. La Germania, il più grande contributore al bilancio dell'ESA, ha sospeso tutta la cooperazione scientifica con la Russia alla fine di febbraio.

La decisione di giovedì è un duro colpo per la missione del rover ExoMars, che è stata ritardata dal 2018 a causa di problemi al paracadute. Di recente era stato programmato il lancio, su un razzo russo Proton, a settembre. I funzionari dell'ESA hanno dichiarati che stanno valutando potenziali alternative per la missione, ora che non sarà lanciata da Roscosmos, l'agenzia spaziale federale russa.

"Negli ultimi due giorni, i nostri Stati membri hanno discusso l'impatto della guerra in Ucraina sui programmi spaziali dell'ESA", ha dichiarato il direttore generale dell'ESA Joseph Aschbacher su Twitter. "Insieme, abbiamo preso una decisione difficile ma necessaria, di sospendere il lancio di ExoMars previsto per settembre con Roscosmos e di studiare opzioni per una via da seguire".

Il rover ExoMars, chiamato Rosalind Franklin dal nome del chimico britannico il cui lavoro è stato fondamentale per decodificare la struttura del DNA, è la seconda delle due missioni che formano il programma ExoMars. Progettata per cercare tracce di vita nell'atmosfera di Marte ma anche (nel caso del rover) sotto la superficie del pianeta, la missione è stata afflitta da battute d'arresto e ritardi per anni.

Originariamente concepita come una cooperazione con la NASA, la missione ha subito la cancellazione nel 2012 dopo che l'agenzia spaziale americana si è ritirata dal progetto a seguito di tagli di bilancio da parte dell'amministrazione dell'allora presidente Barack Obama. L'agenzia spaziale russa Roscosmos è intervenuta in quel momento, contribuendo a tappare il buco lasciato dopo la partenza della NASA.

Roscosmos ha sviluppato una piattaforma di atterraggio per il rover e avrebbe dovuto lanciare la missione sul suo razzo Proton dal cosmodromo di Baikonur in Kazakistan. Il lancio, originariamente previsto per il 2018, è stato posticipato al 2020 a causa di problemi con i paracadute di atterraggio, e successivamente è slittato a fine settembre 2022.

"Il consiglio direttivo dell'ESA, riunito a Parigi il 16-17 marzo, ha valutato la situazione derivante dalla guerra in Ucraina per quanto riguarda ExoMars e ha riconosciuto all'unanimità l'attuale impossibilità di svolgere la cooperazione in corso con Roscosmos sulla missione rover ExoMars con un lancio nel 2022", ha spiegato l'ESA in una nota. "[Gli Stati membri] hanno incaricato il direttore generale dell'ESA di adottare misure appropriate per sospendere le attività di cooperazione [e] hanno autorizzato il direttore generale dell'ESA a condurre uno studio industriale accelerato per definire meglio le opzioni disponibili per una via da seguire per attuare la missione del rover ExoMars".

Non è chiaro se la missione potrebbe ancora utilizzare la piattaforma di atterraggio costruita in Russia o se l'hardware dovrebbe essere ricostruito a un costo aggiuntivo per l'agenzia spaziale. La Russia aveva precedentemente interrotto la sua cooperazione con lo spazioporto europeo nella Guyana francese come risposta alle sanzioni. Dal 2011, il fornitore di lancio europeo Arianespace utilizza il razzo Russo Soyuz di medie dimensioni per integrare il suo pesante Ariane 5 e i lanciatori leggeri Vega.

L'ESA sta ora valutando opzioni di lancio alternative per quattro missioni che erano precedentemente programmate per il lancio su Soyuz, ha detto l'agenzia nella dichiarazione. La Stazione Spaziale Internazionale rimane ora l'unica cooperazione attiva che collega le due agenzie spaziali. Progettata come una celebrazione dello spirito dell'era post-Guerra Fredda e deliberatamente costruita con i segmenti guidati dagli Stati Uniti e dalla Russia per essere interdipendenti l'uno dall'altro, la cooperazione non può essere facilmente interrotta.

"Il programma della Stazione Spaziale Internazionale continua a funzionare nominalmente", ha detto l'ESA nella dichiarazione. "L'obiettivo principale è quello di continuare le operazioni sicure della ISS, compreso il mantenimento della sicurezza dell'equipaggio".