Memoria migliore grazie ai… batteri intestinali delle api!

Un team di ricerca internazionale ha scoperto un tipo specifico di batteri intestinali nelle api che possono migliorare la memoria.

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a cura di Alessandro Crea

Uno studio condotto da scienziati dell'Università di Jiangnan, in Cina, in collaborazione con ricercatori della Queen Mary University di Londra e dell'Università di Oulu, in Finlandia, ha dimostrato che una specie di batteri intestinali, nota come Lactobacillus apis, è legata a una maggiore memoria nei bombi. I ricercatori hanno dimostrato che i bombi con una maggiore quantità di questo tipo di batteri nei loro intestini hanno una memoria migliore rispetto agli individui con meno batteri. I bombi che mangiavano cibo contenente una grande quantità di questa specie di batteri intestinali hanno anche ricordi più duraturi rispetto agli individui con diete normali.

Per testare la memoria e le capacità di apprendimento delle api, i ricercatori hanno creato diversi fiori artificiali colorati; cinque colori sono stati associati alla soluzione di saccarosio dolce e gli altri cinque a una soluzione dal sapore amaro contenente chinino, un repellente per le api. I ricercatori hanno quindi osservato quanto velocemente le api sono state in grado di imparare quali colori erano associati a una ricompensa di zucchero e se sono state in grado di conservare queste informazioni in un test di follow-up tre giorni dopo. Sequenziando campioni intestinali dalle api, sono stati quindi in grado di confrontare le differenze individuali nell'apprendimento dei bombi e nelle capacità di memoria con i livelli di diversi batteri presenti nel loro intestino.

Le capacità cognitive delle api variano tra gli individui e hanno una comunità relativamente piccola di microrganismi intestinali rispetto ai mammiferi, rendendoli modelli ideali per esplorare il ruolo di specifici batteri intestinali sulle differenze di cognizione tra gli individui. I ricercatori suggeriscono che le variazioni osservate nel microbioma tra i singoli bombi potrebbero derivare da differenze o cambiamenti nell'ambiente del nido, nelle attività, negli agenti patogeni, nelle interazioni sociali e nell'ambiente di impollinazione.

Il Dr. Li Li, autore principale dello studio e ricercatore post-dottorato presso l'Università di Jiangnan, ha dichiarato: "I nostri risultati suggeriscono non solo che la variazione naturale della quantità di uno specifico batterio intestinale influisce sulla memoria, ma mostra anche un nesso causale, che aggiungendo la stessa specie batterica alla dieta di un'ape, può migliorare i loro ricordi". "Saranno necessarie ulteriori ricerche per determinare se e quali specie di batteri potrebbero avere lo stesso effetto negli esseri umani. Ma il nostro lavoro ha gettato una nuova luce su questa possibilità".