Guidato dal Prof. Mikael Käll e dall'ex dottorando Daniel Andrén, un team della Chalmers University of Technology ha costruito minuscoli "metaveicoli" che sono meccanicamente spinti e guidati tramite onde di luce, rivestendo particelle microscopiche con quelle che sono conosciute come "meta-superfici". Queste ultime sono descritte dall'università come "nanoparticelle attentamente progettate e ordinate, su misura per dirigere la luce in modi interessanti e insoliti".
Dopo che i metaveicoli completati sono stati collocati in un piatto d'acqua poco profondo, gli scienziati hanno utilizzato un laser lievemente focalizzato per dirigere un'onda piana di luce su di essi. Si è scoperto che variando l'intensità e la polarizzazione della luce, era possibile non solo spingere i veicoli, ma anche controllare la loro velocità e guidarli – era persino possibile guidarli a distanza attraverso schemi.
"Secondo la terza legge di Newton, per ogni azione c'è una reazione uguale e opposta – questo significa che quando la luce colpisce la meta-superficie e viene deviata in una nuova direzione, anche la meta-superficie viene spinta via nella direzione opposta", dice Käll.
Il team è anche riuscito a utilizzare i metaveicoli per trasportare altri oggetti – come una microscopica perle di polistirene, una particella di lievito e una particella di polvere – spingendoli davanti a se stessi. Si spera quindi che la tecnologia possa un giorno essere utilizzata in applicazioni come lo spostamento di microparticelle attraverso soluzioni all'interno o adiacenti alle cellule.