Nazioni Unite, le emissioni globali di carbonio sono destinate ad aumentare del 16% entro il 2030

Secondo un rapporto delle Nazioni Unite i livelli di anidride carbonica nell'aria sembrano destinati a crescere del 16% entro il 2030, nonostante i paletti messi dall'accordo di Parigi.

Avatar di Alessandro Crea

a cura di Alessandro Crea

Un'analisi delle Nazioni Unite ha rivelato una prospettiva desolante per le emissioni globali di anidride carbonica, nonostante il nuovo piano per frenare la produzione di CO2 di decine di paesi, compresi i principali emettitori come gli Stati Uniti e i 27 Stati membri dell'Unione europea. Stando ai dati infatti le emissioni globali aumenteranno del 16% entro il 2030 rispetto ai livelli del 2010 nell'ambito dei piani dei governi presentati dall'inizio del 2020. Ciò mette il mondo rovinosamente fuori strada rispetto al taglio del 45% che gli scienziati del clima dicono sia necessario per raggiungere l'obiettivo dell'accordo di Parigi di mantenere il riscaldamento globale entro 1,5 ° C.

"Questo rapporto ci sta davvero mostrando numeri che fanno riflettere", ha affermato Patricia Espinosa alle Nazioni Unite sul cambiamento climatico. "Ma sta anche dimostrando che il progresso verso l'obiettivo di 1,5 ° C è possibile. L'ultimo rapporto dell'IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change) dice che c'è ancora questa finestra aperta. È una finestra molto, molto piccola, è vero. L'obiettivo di 1,5°C è, a mio avviso, vivo".

Ci sono alcune ragioni per essere fiduciosi mentre si avvicina il vertice sul clima COP26 di novembre. Una è che il rapporto non conta gli annunci politici che non sono ancora stati tradotti in piani ufficiali presentati alle Nazioni Unite, come la promessa della Cina di raggiungere un picco di emissioni prima del 2030 dopo di ché diminuiranno.

Una seconda è che l'aumento del 16% ignora gli impegni nei piani dei Paesi in via di sviluppo che sono condizionati a maggiori finanziamenti o sostegno da parte dei Paesi sviluppati. In terzo luogo, guardando alle 113 parti dell'accordo di Parigi che hanno presentato nuovi piani, le loro emissioni diminuiranno del 12% entro il 2030, rispetto ai livelli del 2010.

Lunedì prossimo segnerà un importante trampolino di lancio verso la COP26. Il segretario generale delle Nazioni Unite António Guterres sta riunendo un gruppo selezionato di capi di stato, tra cui Boris Johnson del Regno Unito e Joe Biden degli Stati Uniti, nel tentativo di suscitare una maggiore attenzione mediatica sul vertice.

Espinosa, riferendosi all'analisi di sintesi delle Nazioni Unite di oggi, ha affermato: "Spero certamente che questo rapporto sarà un elemento di riflessione per i leader quando si incontreranno lunedì. Dimostra che tutti hanno bisogno di aumentare l'ambizione in tutte le aree".