Ci voleva tanto a pensare che gli elettroni si comportassero similmente ai pianeti che orbitano intorno al proprio sole!? Hanno scoperto "l'acqua calda"...
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Ci voleva tanto a pensare che gli elettroni si comportassero similmente ai pianeti che orbitano intorno al proprio sole!? Hanno scoperto "l'acqua calda"...
Dimostralo
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Ci voleva tanto a pensare che gli elettroni si comportassero similmente ai pianeti che orbitano intorno al proprio sole!? Hanno scoperto "l'acqua calda"...
Ma non è affatto vero
Le analogie tra le forma e le proprietà quantistiche e qyelle del mondo macroscopico sono illusorie
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Non hai letto bene, "Ci voleva tanto a PENSARE.......". Cosa c'è da dimostrare??? Se ci fosse stato scritto: " a dimostrare" allora si, ma "pensare" non implica un'azione fisica.
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Ma non è affatto vero Le analogie tra le forma e le proprietà quantistiche e qyelle del mondo macroscopico sono illusorie
Secondo me non sono affatto illusorie, è solo che la tecnologia umana non può capire (forse per ora, ma ci credo poco....) cosa sia realmente il microcosmo e il macrocosmo. Purtroppo siamo limitati.
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Ci voleva tanto a pensare che gli elettroni si comportassero similmente ai pianeti che orbitano intorno al proprio sole!? Hanno scoperto "l'acqua calda"...
A parte il fatto che ci aveva già pensato Rutherford all'inizio del 1900, col suo modello detto appunto "planetario" (nucleo con elettroni orbitanti), le cose non stanno affatto così.

Senza entrare nel troppo complicato, il modello ha dei problemi, tipo come fanno i protoni a stare attaccati visto che sono tutti positivi e come fanno gli elettroni e non precipitare prima o poi nel nucleo, che solo.la.meccanica quantistica e modelli successivi, da Bohr in poi, sono stati in grado di spiegare.

Il fatto è che per visualizzare la realtà a noi, poveri esseri macroscopici, che non saremo mai in grado di percepire le particelle subatomiche coi nostri sensi, per cui colore, consistenza, sapore, ecc., non hanno senso in questo contesto, risulta comodo appoggiarci ad analogie con quello che possiamo più facilmente visualizzare.

Ecco perché si "può pensare" a cose come lo spin, anche se un elettrone non è una pallina piccolissima che gira su se stessa come fa un pianeta. È solo un esercizio di pensiero.
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A parte il fatto che ci aveva già pensato Rutherford all'inizio del 1900, col suo modello detto appunto "planetario" (nucleo con elettroni orbitanti), le cose non stanno affatto così. Senza entrare nel troppo complicato, il modello ha dei problemi, tipo come fanno i protoni a stare attaccati visto che sono tutti positivi e come fanno gli elettroni e non precipitare prima o poi nel nucleo, che solo.la.meccanica quantistica e modelli successivi, da Bohr in poi, sono stati in grado di spiegare. Il fatto è che per visualizzare la realtà a noi, poveri esseri macroscopici, che non saremo mai in grado di percepire le particelle subatomiche coi nostri sensi, per cui colore, consistenza, sapore, ecc., non hanno senso in questo contesto, risulta comodo appoggiarci ad analogie con quello che possiamo più facilmente visualizzare. Ecco perché si "può pensare" a cose come lo spin, anche se un elettrone non è una pallina piccolissima che gira su se stessa come fa un pianeta. È solo un esercizio di pensiero.
faccio sommessamente notare che anche il "fotone" possiede uno spin. Ora provate ad immaginare un fotone che ruota su se stesso...
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Gli elettroni non sono palline, ma sono stati di campi, e come dice l'articolo si possono "immaginare", quello che ancora non è chiaro, è che anche se si unissero la quantistica e la relatività, non sarebbero comunque sufficienti per spiegare l'intera realtà
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Gli elettroni non sono palline, ma sono stati di campi, e come dice l'articolo si possono "immaginare", quello che ancora non è chiaro, è che anche se si unissero la quantistica e la relatività, non sarebbero comunque sufficienti per spiegare l'intera realtà
Impreciso. Quantistica e Relatività ristretta sono state unificate un bel po' di tempo fa (la QED è bella vecchia, anni '20-'30 direi) e anche la relatività generale è perfettamente compatibile (nei termini di una teoria effettiva) con la meccanica quantistica.
Per esempio il principio di equivalenza di Einstein (uno dei postulati più importanti della GR) è un corollario dei Soft Theorem di Weiberg, quindi un risultato di un conto quantistico.
Il problema di queste teorie è che non sono UV complete, cioè se andiamo a energie altissime, si rompono. E non abbiamo esperimenti con energie abbastanza grandi da avere idea di cosa possa succedere. Ma se avessimo quei dati i conti che dovremmo fare sono chiari a tutti i teorici al mondo.
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