Nel cuore dell’Amazzonia brasiliana, tra le grotte del Parco Nazionale di Pará visitate ogni anno da migliaia di turisti, è stata identificata una nuova specie batterica del genere Bartonella all’interno dei pappataci, gli insetti noti per trasmettere la leishmaniosi. La scoperta, frutto di una ricerca condotta da diverse università brasiliane, potrebbe riscrivere la mappa delle malattie tropicali neglette. Il nuovo microrganismo presenta infatti sorprendenti somiglianze genetiche con batteri responsabili di gravi patologie nelle regioni andine.
Un ponte microbico tra Amazzonia e Ande
Le analisi del DNA hanno rivelato affinità con B. bacilliformis e B. ancashensis, agenti della malattia di Carrión (nota anche come verruca peruviana o febbre di Oroya). Endemica nelle Ande, questa patologia provoca infezioni persistenti e spesso latenti, colpendo soprattutto individui immunocompromessi.
Lo studio, guidato da Marcos Rogério André (FCAV-UNESP) ed Eunice Aparecida Bianchi Galati (Università di San Paolo), ha analizzato 297 esemplari di pappataci raccolti lungo i fiumi Uruá e Tracoá. Pubblicata su Acta Tropica e finanziata dalla FAPESP, la ricerca rappresenta il primo passo verso la comprensione di un potenziale nuovo rischio sanitario.
La famiglia nascosta delle bartonellosi
Le bartonellosi sono malattie trasmesse da vettori come pulci, pidocchi e pappataci. “La bartonellosi è una malattia negletta”, ricorda André, sottolineando come la forma più nota sia la malattia da graffio di gatto (B. henselae). La raccolta dei campioni tra il 2022 e il 2023 ha seguito protocolli rigorosi proprio per indagare possibili vie di trasmissione in un’area ad alta frequentazione turistica.
La scoperta indica che ceppi affini a quelli andini potrebbero adattarsi a specie vettori amazzoniche, ampliando l’area di rischio. Le somiglianze tra i pappataci peruviani (Pintomyia robusta, P. maranonensis) e quelli brasiliani (P. serrana, P. nevesi) rafforzano questa ipotesi.
Il team sta estendendo lo studio ad altri biomi, come la Foresta Atlantica di San Paolo, con l’obiettivo di mappare i batteri e identificare gli animali serbatoio.
Domande aperte per la medicina tropicale
Al momento non esistono prove di patogenicità in Brasile, ma gli interrogativi sono cruciali: pazienti con febbri di origine sconosciuta potrebbero essere infettati da questo nuovo patogeno? È possibile una coinfezione con la leishmaniosi?
Considerando la natura cronica e ricorrente delle bartonellosi, la scoperta richiede protocolli diagnostici aggiornati e nuove strategie di sorveglianza per non sottovalutare un potenziale pericolo sanitario.