La risposta a una delle domande più antiche dell’umanità potrebbe trovarsi in un laboratorio londinese, dove i ricercatori dell’University College London sono riusciti a ricreare quello che potrebbe essere stato il primo incontro chimico tra i mattoni fondamentali della vita. Per la prima volta dopo cinquant’anni di tentativi falliti, gli scienziati hanno osservato un legame spontaneo tra amminoacidi e RNA, ricreando in provetta le condizioni che quattro miliardi di anni fa potrebbero aver dato origine ai primi processi vitali.
Il puzzle mancante dell'origine della vita
Il dilemma che ha tormentato generazioni di biochimici è sempre stato lo stesso: come possono esistere proteine senza RNA, e come può esistere RNA senza proteine? È un classico paradosso dell’uovo e della gallina. Le proteine catalizzano reazioni e sostengono la vita cellulare, ma non sanno replicarsi. L’RNA, invece, fornisce le istruzioni necessarie, ma da solo non basta a costruire il sistema.
Dagli anni Settanta si è cercato di ricreare in laboratorio questo meccanismo primordiale, ma senza successo: gli amminoacidi attivati tendevano a degradarsi in acqua e a reagire tra loro invece che con l’RNA. Il team guidato da Matthew Powner ha trovato la chiave nei tioesteri, molecole energetiche già note in biochimica e ritenute possibili protagoniste dell’alba della vita.
Due mondi scientifici si uniscono
Pubblicata su Nature, la ricerca unisce due teorie storiche: quella dell’“RNA world” e quella dei tioesteri come fonte energetica. La svolta è stata l’uso della pantetina, un composto contenente zolfo sintetizzabile in condizioni compatibili con la Terra primordiale. Con essa, gli amminoacidi si sono trasformati in tioesteri capaci di legarsi all’RNA in acqua a pH neutro.
Gli amminoacidi attivati, una volta caricati sull’RNA, hanno iniziato a formare peptidi, precursori delle proteine. È il primo passo concreto per capire come l’RNA abbia iniziato a dirigere la sintesi proteica. Il prossimo obiettivo sarà chiarire come specifiche sequenze di RNA possano riconoscere e legarsi a determinati amminoacidi, aprendo la strada alla nascita del codice genetico.
Dalle pozze primordiali ai laboratori moderni
Le reazioni studiate dal gruppo potrebbero essersi verificate in pozze o laghi della Terra primordiale. Per seguirle, i ricercatori hanno usato tecniche come risonanza magnetica e spettrometria di massa. Finanziato da EPSRC, Royal Society e Fondazione Simons, il lavoro rappresenta un passo decisivo: non più soltanto teoria, ma chimica concreta che mostra come la vita potrebbe essere iniziata sul nostro pianeta.