Rilevato vapore acqueo nell'atmosfera di un esopianeta

Gli scienziati hanno rilevato la presenza di vapor acqueo in un lontano esopianeta, un dettaglio interessante che può svelarci aspetti inediti riguardanti questo tipo di pianeti con periodo di rivoluzione brevissimo attorno alla propria stella.

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a cura di Alessandro Crea

Il giorno di Capodanno arriva una volta ogni 47,5 ore sull'esopianeta TOI 674b gli astronomi hanno ora notato indizi di acqua che galleggia nella sua atmosfera. Osservare la firma dell'acqua su pianeti lontani dal nostro mondo oceanico è eccitante per una serie di motivi, non ultimo nel dirci quanto possa essere unico il nostro pianeta.

Avere una ripartizione dei tipi di gas nell'atmosfera di un esopianeta, in particolare il vapore acqueo, è come avere i dettagli del suo certificato di nascita cosmico, dando agli scienziati planetari una comprensione più chiara di come e dove si è formato nel suo sistema solare. I pianeti che si formano oltre un punto in cui la radiazione della stella può facilmente sublimare il ghiaccio in gas avranno molte più possibilità di trattenere l'acqua, ad esempio, aumentando le possibilità che un Nettuno a orbita corta con molta acqua sia lontano dal suo luogo di nascita.

Il prossimo passo sarà quello di raccogliere più dati sulla quantità precisa di acqua nell'atmosfera di TOI 674b, così come altre caratteristiche, come la sua metallicità. Il pianeta è stato sul nostro radar solo per circa un anno, in seguito alla sua scoperta utilizzando i dati del Transiting Exoplanet Survey della NASA.

Ma si è già dimostrato abbastanza interessante per i ricercatori da indurli a rivolgere altri strumenti, come il telescopio spaziale Hubble, verso il pianeta per sondarne i segreti. (Il team ha anche esaminato i dati più vecchi del telescopio spaziale Spitzer ormai in pensione.)

A circa la metà della massa del nostro Sole, la stella nana rossa di classe M, attorno alla quale orbita, non è particolarmente luminosa, il che significa che c'è abbastanza luce da vedere il pianeta, ma non così tanto perchè si perda nell'abbagliamento. Meglio ancora, ad una distanza di soli 150 anni luce di distanza, l'intero sistema planetario è più o meno a portata di mano.

Uno strumento perfettamente adatto allo studio di esopianeti come questo è il James Webb Space Telescope lanciato di recente,con un design che ci darà una visione senza precedenti di stelle lontane e dei loro pianeti. Sapere come TOI 674b è caduto in un abbraccio così caldo con la sua stella ci aiuterà a riempire il quadro più ampio di come si evolvono gli altri sistemi solari e se il nostro è noiosamente normale o una gemma unica in un oceano di caos.