Nell’estate del 2023, mentre migliaia di stelle esplodevano inosservate, un sistema di intelligenza artificiale sviluppato dall’Università della California a Santa Cruz ha individuato in tempo reale una supernova dalla natura inedita. L’esplosione, catalogata come SN 2023zkd, ha mostrato uno scenario che fino ad allora esisteva solo nelle simulazioni: l’agonia di una stella massiccia divorata da un buco nero compagno. La scoperta, pubblicata sull’Astrophysical Journal, rappresenta la prima testimonianza diretta di questo fenomeno mai osservato prima.
Quando l’intelligenza artificiale accelera la scoperta astronomica
Il sistema algoritmico che ha permesso la rilevazione segna una svolta per l’astronomia osservativa. L’IA ha distinto l’evento tra migliaia di supernovae “ordinarie”, segnalando l’anomalia molto prima che un essere umano potesse accorgersene. Il Young Supernova Experiment monitora una porzione di cielo vastissima, osservando il 4% della volta celeste ogni tre giorni grazie ai telescopi dell’Osservatorio Haleakalā delle Hawaii.
A 730 milioni di anni luce dalla Terra, SN 2023zkd sembrava inizialmente una supernova convenzionale. Ma dopo mesi la sua luminosità è tornata ad aumentare, sfidando le teorie classiche. Le analisi d’archivio hanno poi rivelato un insolito incremento graduale già quattro anni prima dell’esplosione finale, un comportamento praticamente sconosciuto nelle supernovae tradizionali.
Il verdetto: morte per buco nero
Le evidenze indicano che la stella era intrappolata in un’orbita sempre più stretta attorno a un buco nero, fino all’esplosione prematura. Due le ipotesi: inghiottimento parziale con deformazione estrema o distruzione totale con detriti incandescenti che hanno illuminato lo spazio circostante.
Le implicazioni vanno oltre l’astrofisica. Secondo gli autori, la tecnologia di rilevamento in tempo reale potrebbe avere applicazioni in medicina, sicurezza, monitoraggio ambientale e finanza. Ma il progetto rischia rallentamenti per la mancanza di fondi, che costringe a ridurre studenti e risorse, minacciando lo sviluppo di tecnologie che oggi sembrano fantascienza ma domani potrebbero davvero salvare vite umane.
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