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Una stella divorata da un buco nero illumina due volte l’Universo

Grazie all’IA, gli astronomi hanno osservato l’esplosione SN 2023zkd, la prima supernova capace di brillare in due distinti momenti.

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Avatar di Patrizio Coccia

a cura di Patrizio Coccia

Editor

Pubblicato il 25/08/2025 alle 16:25

La notizia in un minuto

  • Un sistema di intelligenza artificiale dell'Università della California ha scoperto per la prima volta una supernova causata da un buco nero che divora la sua stella compagna, rivoluzionando l'astronomia osservazionale
  • La supernova SN 2023zkd ha mostrato un comportamento anomalo con un aumento di luminosità durato quattro anni prima dell'esplosione finale, scenario mai osservato prima
  • Le tecnologie di rilevamento anomalie in tempo reale sviluppate per questa scoperta potrebbero essere applicate in medicina, sicurezza e prevenzione frodi, ma il progetto rischia tagli per mancanza di fondi
Riassunto generato con l'IA. Potrebbe non essere accurato.

Nell’estate del 2023, mentre migliaia di stelle esplodevano inosservate, un sistema di intelligenza artificiale sviluppato dall’Università della California a Santa Cruz ha individuato in tempo reale una supernova dalla natura inedita. L’esplosione, catalogata come SN 2023zkd, ha mostrato uno scenario che fino ad allora esisteva solo nelle simulazioni: l’agonia di una stella massiccia divorata da un buco nero compagno. La scoperta, pubblicata sull’Astrophysical Journal, rappresenta la prima testimonianza diretta di questo fenomeno mai osservato prima.

Quando l’intelligenza artificiale accelera la scoperta astronomica

Il sistema algoritmico che ha permesso la rilevazione segna una svolta per l’astronomia osservativa. L’IA ha distinto l’evento tra migliaia di supernovae “ordinarie”, segnalando l’anomalia molto prima che un essere umano potesse accorgersene. Il Young Supernova Experiment monitora una porzione di cielo vastissima, osservando il 4% della volta celeste ogni tre giorni grazie ai telescopi dell’Osservatorio Haleakalā delle Hawaii.

Una danza mortale durata millenni prima del gran finale

A 730 milioni di anni luce dalla Terra, SN 2023zkd sembrava inizialmente una supernova convenzionale. Ma dopo mesi la sua luminosità è tornata ad aumentare, sfidando le teorie classiche. Le analisi d’archivio hanno poi rivelato un insolito incremento graduale già quattro anni prima dell’esplosione finale, un comportamento praticamente sconosciuto nelle supernovae tradizionali.

Il verdetto: morte per buco nero

Le evidenze indicano che la stella era intrappolata in un’orbita sempre più stretta attorno a un buco nero, fino all’esplosione prematura. Due le ipotesi: inghiottimento parziale con deformazione estrema o distruzione totale con detriti incandescenti che hanno illuminato lo spazio circostante.

Le implicazioni vanno oltre l’astrofisica. Secondo gli autori, la tecnologia di rilevamento in tempo reale potrebbe avere applicazioni in medicina, sicurezza, monitoraggio ambientale e finanza. Ma il progetto rischia rallentamenti per la mancanza di fondi, che costringe a ridurre studenti e risorse, minacciando lo sviluppo di tecnologie che oggi sembrano fantascienza ma domani potrebbero davvero salvare vite umane.

.

Fonte dell'articolo: www.sciencedaily.com

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