Terra, la perdita di luminosità del pianeta ci parla dei cambiamenti climatici in atto

Secondo una nuova ricerca, la Terra sta riflettendo meno luce negli ultimi anni, un cambiamento legato ai cambiamenti climatici e al riscaldamento globale.

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a cura di Alessandro Crea

Un bellissimo fenomeno collega clima e luminosità: le nuvole. Le nuvole sono un pezzo notoriamente complicato del puzzle climatico: gli scienziati lottano per comprendere il modo in cui le nuvole risponderanno ai cambiamenti climatici e come tali risposte a loro volta modelleranno il clima futuro. Un nuovo studio su questi temi ha rivelato ad esempio che i cambiamenti climatici stanno diminuendo la riflettività della Terra, probabilmente a causa di cambiamenti nella dinamica delle nuvole sull'Oceano Pacifico.

La ricerca si basa su due decenni di osservazioni di un fenomeno chiamato"earthshine",che è la luce che la Terra riflette sulla superficie del lato oscuro della luna, combinata con le osservazioni satellitari della riflettività della Terra, o albedo, e della luminosità del sole.

Diverse caratteristiche sulla Terra riflettono diverse quantità di luce: gli oceani molto poco, la terra circa il doppio. Nel frattempo, le nuvole riflettono circa la metà della luce solare che le colpisce e la neve e il ghiaccio riflettono la maggior parte della luce che ricevono.

Gli scienziati del Big Bear Solar Observatory nel sud della California hanno studiato come fluttua l'albedo terrestre dal 1998, alla ricerca di cambiamenti nelle scale temporali da giornaliere a decennali. Nella nuova ricerca, gli scienziati hanno combinato questi dati con le osservazioni del progetto Clouds and the Earth's Radiant Energy System (CERES) della NASA, che opera dal 1997 con strumenti su una serie di satelliti della NASA e della National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA).

I ricercatori hanno messo insieme i due set di dati per avere un'idea di se e come la luminosità della Terra stia cambiando. Nell'intero arco di due decenni, la quantità di luce riflessa dalla Terra è scesa di circa lo 0,5% – o circa mezzo watt in meno di luce per metro quadrato. La maggior parte del cambiamento si concentra però soprattutto negli ultimi tre anni del set di dati earthshine, che i ricercatori hanno analizzato fino al 2017; i dati CERES continuano fino al 2019 e mostrano un declino ancora più netto alla fine del periodo.

Durante quel periodo, i ricercatori hanno determinato che la luminosità del sole – che ha attraversato due periodi di massima attività e un periodo di quiete durante il corso dello studio – non è collegata in modo significativo al calo di riflettanza. Quindi un cambiamento nella quantità di luce che la Terra sta riflettendo deve venire da un cambiamento sulla Terra stessa.

In particolare, i dati CERES hanno rilevato una perdita di nubi luminose a bassa quota sull'Oceano Pacifico orientale, al largo della costa occidentale delle Americhe, dove gli scienziati stanno anche registrando forti aumenti di temperatura sulla superficie dell'oceano. E poiché la luce non riflessa nello spazio è intrappolata nel sistema terrestre, il cambiamento di luminosità ha anche implicazioni per il futuro del clima, aumentando potenzialmente il ritmo dei cambiamenti climatici causati dall'uomo.