Testato il motore a propulsione elettrica per i veicoli spaziali del futuro

Un nuovo tipo di motore a propulsione elettrica alimentato a iodio è stato testato per la prima volta nello spazio, con ottimi risultati.

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a cura di Alessandro Crea

Per i satelliti che girano intorno alla Terra, viene utilizzata dell'elettricità per ionizzare le particelle di xeno. Mentre gli atomi di xeno ionizzano facilmente e sono abbastanza pesanti da costruire, il gas è raro e costoso, per non parlare della difficoltà di immagazzinaggio. Grazie a nuove ricerche, potremmo presto avere un'alternativa, lo iodio.

Il funzionamento completo in orbita di un satellite alimentato da gas di iodio è stato ora effettuato dalla società di tecnologia spaziale ThrustMee che promette di portare a sistemi di propulsione satellitare più efficienti e convenienti. "Lo iodio è significativamente più abbondante ed economico dello xeno e ha l'ulteriore vantaggio di poter essere conservato, non pressurizzato, come solido", ha affermato Dmytro Rafalskyi, CTO e co-fondatore di ThrustMe.

Il team ha utilizzato lo iodio per alimentare un satellite CubeSat da 20 kg con un motore chiamato NPT30-I2, lanciato il 6 novembre 2020. Le manovre sono state eseguite con successo e lo iodio ha dimostrato di ottenere un'efficienza di ionizzazione più elevata rispetto allo xeno. Oltre ai benefici di cui abbiamo già parlato, i sistemi a base di iodio potrebbero anche essere costruiti in forme significativamente più piccole e semplici rispetto ai satelliti attuali: a differenza dello xeno e di altri propellenti, lo iodio può essere immagazzinato a bordo nella sua forma solida prima di essere convertito in un gas, quindi non ci sarebbe bisogno di ingombranti serbatoi di gas ad alta pressione.

Parallelamente ai test nello spazio gli scienziati hanno sviluppato nuove soluzioni che consentono di migliorare le prestazioni e hanno iniziato un'ampia campagna di test di resistenza a terra per spingere ulteriormente i limiti di questa nuova tecnologia. Si prevede che decine di migliaia di satelliti saranno lanciati in orbita nel prossimo decennio, quindi trovare modi per renderli il più efficienti e convenienti possibile è la chiave se vogliamo continuare a esplorare e analizzare la Terra e l'Universo che ci circonda.

L'uso dello iodio per rendere i satelliti più convenienti, più efficienti e più compatti ha molteplici potenziali vantaggi nel modo in cui le costellazioni satellitari possono essere dispiegate, addestrate per evitarsi a vicenda e smaltite quando hanno raggiunto la fine della loro vita utile. Le sfide da superare riguardano il fatto che lo iodio è altamente corrosivo, il che significa che è necessario ricoprire le parti satellitari con della ceramica per proteggerle, inoltre al momento i motori a iodio non sono così reattivi come le loro controparti allo xeno. Tuttavia, questo è un importante passo avanti per la tecnologia.