Un piccolo telescopio oltre Saturno risolverà alcuni dei più grandi misteri dell’universo?

Dozzine di telescopi spaziali operano attualmente vicino alla Terra, fornendo immagini incredibili dell'universo. Ma immaginate un telescopio posto nel sistema solare esterno, 10 o anche 100 volte più lontano dal Sole rispetto alla Terra cosa potrebbe consentirci di studiare.

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a cura di Alessandro Crea

Dal 1960, gli scienziati hanno preso in considerazione le importanti domande scientifiche a cui sarebbe possibile rispondere con un telescopio posto nel sistema solare esterno, diciamo al di là di Saturno. La forza scientifica di un telescopio lontano dalla Terra verrebbe principalmente dalla sua posizione, non dalle sue dimensioni. Basterebbe infatti inviare un telescopio molto piccolo – con una lente delle dimensioni di una piccola piastra – per ottenere alcune intuizioni astrofisiche davvero uniche. Un tale telescopio potrebbe essere costruito per pesare meno di 9 chilogrammi.

Per anni gli astrofisici sono stati in grado di scattare immagini e studiare i dischi di polvere nei sistemi solari intorno ad altre stelle della Via Lattea, ma queste stelle sono molto lontane e ci sono limiti a ciò che gli astronomi possono imparare su di loro. Utilizzando osservazioni che guardano indietro verso il Sole, gli astronomi hanno potuto confrontare la forma, le caratteristiche e la composizione di queste nubi di polvere distanti con dati dettagliati sul sistema solare terrestre.

Questi dati colmerebbero le lacune nella conoscenza delle nubi di polvere solare e consentirebbero di comprendere la storia della produzione, migrazione e distruzione della polvere in altri sistemi solari che non c'è speranza di visitare di persona. Un altro vantaggio di posizionare un telescopio lontano dal Sole è la mancanza di luce riflessa. Il disco di polvere nel piano dei pianeti riflette la luce del Sole sulla Terra. Questo crea una foschia che è tra 100 e 1.000 volte più luminosa della luce proveniente da altre galassie e oscura le vedute del cosmo dalla vicina Terra. L'invio di un telescopio al di fuori di questa nube di polvere lo posizionerebbe in una regione molto più scura dello spazio rendendo più facile misurare la luce proveniente dall'esterno del sistema solare.

Infine, aumentare la distanza di un telescopio dal Sole consentirebbe anche agli astronomi di fare una scienza unica che sfrutta un effetto chiamato lente gravitazionale, in cui un oggetto massiccio distorce il percorso che la luce prende mentre si muove oltre un oggetto. Ma forse l'uso più interessante per un telescopio nel sistema solare esterno sarebbe la possibilità di sfruttare il campo gravitazionale del Sole stesso come una lente gigante. Questo tipo di misurazione può consentire agli astrofisici di mappare effettivamente pianeti in altri sistemi stellari.