400 milioni di Android esposti al malware

Google ha migliorato molto la sicurezza di Android ma ci sono ancora centinaia di milioni di dispositivi privi di aggiornamenti ed esposti al pericolo di attacchi informatici. Google non può fare molto per risolvere il problema, perché dovrebbero essere i produttori ad occuparsene.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Il rapporto sulla sicurezza 2016 di Google ci informa del fatto che ci sono ancora 400 milioni di dispositivi Android esposti a rischi di sicurezza. Sono modelli con vecchie versioni del software che non ricevono più aggiornamenti, né le correzioni a vulnerabilità note e risolte. Il problema è quindi ancora molto diffuso, ma in costante calo.

Si ripropone un tema che è ormai un classico del mondo Android. I produttori smettono di aggiornare smartphone e tablet (anzi a volte non cominciano nemmeno), lasciando i loro possessori esposti a rischi più o meno gravi. L'esempio contrario è dato dai Nexus di Google, che ricevono aggiornamenti garantiti per molto tempo.

android lollipop shst

Ma anche con i top di gamma di altri marchi generalmente gli aggiornamenti spesso arrivano per un paio d'anni: recentemente per esempio Marshmallow è arrivato sul Galaxy S5 e sull'Xperia Z2 - quest'ultimo in effetti è stato una relativa sorpresa. Con i prodotti più economici, i più venduti, invece non ci sono garanzie.

In alcuni casi gli aggiornamenti arrivano (vedi Moto E e Moto G per esempio), ma tante altre volte lo smartphone resta esattamente com'era il giorno dell'acquisto - compresi i problemi di sicurezza. Per risolvere senza cambiare smartphone si può provare con un antivirus per Android, oppure installare una ROM alternativa come la famosa Cyanogen - se disponibile per il proprio modello. Di sicuro è opportuno non installare applicazioni da fonti che non siano Google Play.

Il rapporto di Google ci dice anche che la società esamina 6 miliardi di applicazioni (installate), ogni giorno su 400 milioni di dispositivi. L'azienda continua a lavorare per rendere più sicuro Google Play - vale a dire impedire che qualcuno lo usi per diffondere malware, e nel corso dell'ultimo anno questa specifica attività ha ottenuto molti successi.

Adrian Ludwig (Google) ci ricorda che chi scarica applicazioni solo da Google Play può ritenersi al sicuro, almeno per quanto riguarda il malware veicolato da applicazioni pericolose. Attacchi che sfruttino vulnerabilità note e non patchate, magari via browser, restano invece possibili se lo smartphone non ha ricevuto gli aggiornamenti necessari. 

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