Agonia Kodak, per sopravvivere deve spennare Apple e HTC

Kodak sembra avere scongiurato la bancarotta grazie a una ristrutturazione pesante che ha risollevato il valore azionario. Intanto cerca di rimpinzare le casse vuote trascinando in tribunale Apple e HTC per la violazione di quattro brevetti relativi alla condivisione di immagini digitali fra differenti dispositivi elettronici.

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a cura di Elena Re Garbagnati

Kodak potrebbe avere scongiurato la prospettiva della bancarotta e della procedura "Chapter 11" che porta all'amministrazione controllata. Il valore azionario ha fatto un balzo in avanti del 45 percento dopo l'annuncio di una pesante ristrutturazione che snellisce la struttura societaria riducendo i costi e accelerando la trasformazione dell'azienda in una realtà sostenibile che crea valore per gli azionisti.

Kodak ha denunciato Apple e HTC per violazione di brevetti

Stando a quanto si legge nel comunicato stampa ufficiale, "questa nuova struttura semplificherà l'organizzazione, concentrandola sui clienti finali e creando valore per gli azionisti, permettendo di allocare le risorse in modo più efficace e ridurre i costi di amministrazione". I segmenti della nuova struttura sono stati ridotti da tre a due (professionale e consumer), e riporteranno direttamente al numero uno Antonio M. Perez.

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La nuova organizzazione ha corso dal 1 gennaio 2012 e dovrebbe portare ai primi risultati già in questo trimestre. Nonostante gli azionisti abbiano colto con entusiasmo il cambiamento, resta il problema della liquidità e non è da escludere che l'azienda debba comunque ricorrere alla vendita di parte del suo portafoglio brevetti per sostenersi, sempre che non riesca a farlo fruttare più di quanto non abbia fatto finora. Del resto Kodak non ha mai fatto mistero del fatto che le royalty sui suoi brevetti siano rimaste fra le poche fonti di sostentamento.

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L'ipotesi è riconfermata dall'ennesima causa con cui Kodak ha trascinato Apple a HTC in tribunale. La pietra dello scandalo questa volta riguarda la condivisione di immagini digitali fra differenti dispositivi elettronici, per la quale le due aziende starebbero sfruttando indebitamente quattro proprietà intellettuali.

Si tratta dei brevetti 7.210.161 e 7.742.084 sul "trasferimento automatico di immagini da una fotocamera elettronica a un fornitore di servizi utilizzando un file di configurazione di rete", del brevetto numero  7.453.605 per la "cattura di immagini digitali da trasferire a un indirizzo e-mail" e di quello 7.936.391 relativo a una "macchina fotografica digitale con interfaccia di comunicazione abilitata a trasmettere selettivamente le immagini su una rete di telefonia cellulare o una wireless".

Alla base della denuncia contro Apple potrebbe esserci Photo Stream

Stando a quanto riportato dall'agenzia Reuters, Kodak avrebbe chiesto il blocco dell'importazione e della vendita dei prodotti, oltre al risarcimento per il danno subito. Il finanziamento tramite brevetti è tuttavia la necessità primaria di Kodak, come ammesso nel comunicato ufficiale, in cui si legge: "il nostro interesse primario non è quello d'interrompere la disponibilità dei prodotti, ma di ottenere un equo indennizzo per l'uso non autorizzato della nostra tecnologia", perché "il rifiuto delle aziende di compensarci adeguatamente per l'uso della nostra tecnologia impedisce la capacità di continuare a innovare e introdurre nuovi prodotti".

Più che una minaccia il comunicato suona come una richiesta di aiuto da parte di un'azienda che ha provato la strada della contrattazione privata, senza ottenere quello che le serve per mantenersi in vita. Nella denuncia sono citati esplicitamente iPhone, iPad e iPod, più alcuni smartphone e tablet di HTC fra cui l'unico noto è al momento l'Evo 4G. 

Le cause intentate sono due, per combattere separatamente contro Apple e HTC, ma come ha fatto notare l'esperto di brevetti Florian Mueller non è da escludere che le due aziende querelate possano cooperare per osteggiare meglio l'avversario comune (ma ci sembra improbabile, dato che sono in causa tra loro). La nuova denuncia, lo ricordiamo, si affianca a quella sempre scatenata da Kodak, che coinvolge Apple e RIM e per la quale è attesa la sentenza a settembre.