Amazon morde la Mela: app store è generico

Amazon ha risposto alla denuncia di Apple con le stesse parole di Microsoft. Al centro della vicenda il termine "app store": Steve Jobs vuole registrarlo, il resto del mondo vuole usarlo liberamente perché ritiene sia generico.

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a cura di Manolo De Agostini

App Store è un termine generico e dovrebbe essere usabile liberamente. Amazon si unisce a Microsoft nel contestare ad Apple la titolarità sulla parola "app store". La casa di Cupertino la adotta per il negozio online di applicazioni su iOS e vuole registrarla come marchio dal luglio del 2008, periodo in cui ha presentato richiesta all'ufficio competente.

La posizione dell'azienda di Jeff Bezos è emersa dalle carte processuali che la vedono difendersi dalla denuncia depositata da Apple sul finire di marzo (Apple denuncia Amazon: l'App Store è cosa nostra). La casa di Cupertino contesta ad Amazon l'uso della parola "app store", adottata per il proprio negozio digitale su Android.

L'azienda di Bezos ritiene invece che non sia necessaria "una licenza o un'autorizzazione, perché App Store è un termine generico e l'uso non causa alcun tipo di confusione o concorrenza sleale".

Nei documenti presentati alla corte del distretto nord della California, Amazon ha anche portato alcuni esempi per motivare la propria posizione, facendo notare come il termine "app" sia stato votato dall'American Dialect Society come "Parola dell'anno 2010". L'azienda ha inoltre citato un discorso in cui lo stesso Steve Jobs usò genericamente il termine "app store", per parlare delle soluzioni presenti su Android.

Le motivazioni di Amazon ricalcano quelle di Microsoft. La differenza sostanziale è una: mentre Amazon ha risposto a una denuncia, la casa di Redmond ha deciso di dare battaglia ad Apple in prima persona, quasi "per principio". Microsoft al momento non usa la parola "app store", ma è chiaro che le piacerebbe farlo.

Nel corso dei mesi ci sono stati dei botta e risposta fra le parti, anche a colpi di esperti linguisti (Microsoft, Apple e il marchio App Store: guerra totale). Finora non si è arrivati a una conclusione, con due posizioni sostanzialmente antitetiche.