Android 2.0 per il riscatto di Sony Ericsson

La joint venture nippo-svedese, in forte difficoltà, attinge dalle casse di Sony per vivere e cerca il riscatto nel sistema operativo mobile di Google.

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a cura di Manolo De Agostini

La travagliata joint venture tra Sony ed Ericsson nel campo della telefonia ha bisogno di liquidità per continuare a sopravvivere. L'ha dichiarato Nobuyuki Oneda di Sony, l'uomo che nella casa nipponica ha a che fare tutti i giorni con i conti delle varie divisioni.

Sono 100 i milioni da iniettare entro marzo 2010, per continuare le operazioni nel settore, altrimenti le conseguenze potrebbero essere disastrose. 

Sony Ericsson, però, non potrà continuare a sopravvivere solamente con l'appoggio di sua maestà Sony, ma dovrà al più presto tornare a camminare con le proprie gambe. Per questo motivo servono nuovi modelli, in grado di reggere il confronto con le soluzioni avversarie. La chiave di volta potrebbe essere Android.

"Stiamo lavorando su Android e il frutto del nostro lavoro arriverà nel prossimo futuro, con un prodotto basato su Android 2.0 contraddistinto dallo stile di Sony Ericsson", ha affermato Peter Ang, vicepresidente marketing Sony Ericsson per il settore asiatico.

Emerge, quindi, che l'azienda sta lavorando a una marcata personalizzazione di Android, piegandolo alle sue esigenze, un percorso già seguito con le proposte Windows Mobile e Symbian presentate in passato.