La funzione Doze è forse la migliore tra le novità di Android 6.0 Marshmallow, e Google vuole assicurarsi che i produttori di smartphone non la degradino. Ecco perché l'azienda californiana obbliga partner come Samsung, Sony, HTC e così via ad accettare nuove condizioni per usare Marshmallow.
Doze, come molti lettori sapranno, è una funzione che sostanzialmente ferma tutte le attività del sistema operativo se il telefono resta inutilizzato per un po' di tempo, e non è collegato a una fonte energetica. I wakelock vengono ignorati, e ci sono solo alcuni momenti in cui le funzioni vengono riattivate per aggiornare i dati. In questo modo il consumo in standby è drasticamente ridotto.
Sostanzialmente i produttori saranno obbligati a conservare la funzione Doze così com'è, senza modifiche, e se installano applicazioni che possono aggirarla sono obbligati a rendere tali applicazioni visibili all'utente. Per esempio, nella versione stock di Android (quella dei Nexus), sono escluse da Doze Google Play Services e Gestione Dispositivo – due app fondamentali per il buon funzionamento del dispositivo.
Allo stesso modo gli OEM (i produttori di smartphone) potranno installare applicazioni "libere" dalla funzione Doze, ma potremo vederle – non è detto che sarà possibile fare una qualche modifica, ma se non altro sapremo se c'è un'app in particolare che consuma troppa batteria.
La nuova richiesta di Google (PDF) è sicuramente una buona cosa per tutti noi, perché ci assicura che questo miglioramento di Android sarà presente anche in versioni personalizzate come HTC Sense, TouchWiz e così via. Il rovescio della medaglia è che in qualche modo Android diventa più chiuso – almeno nella versione distribuita da Google. L'idea di libertà assoluta è conservata in AOSP (Android Open Source Project), ma si può dire che Marshamallow è un po' meno libero rispetto alle versioni precedenti. È un difetto grave per voi?
Nexus 5 | ||
Nexus 6 Smartphone, 32 GB | ||
Nexus 6 Smartphone, 64 GB |