Android è a rischio estinzione

Salta fuori un imprenditore che detiene i diritti sul marchio Android, e che potrebbe portare grossi guai alla Open Handset Alliance.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Google potrebbe perdere il controllo del marchio Android, con il quale ha battezzato il sistema operativo che sponsorizza. Erich Specht, infatti, sostiene di aver registrato il marchio diverso tempo fa, molto prima che tentasse di farlo anche Big G, ricevendo un rifiuto dall'ufficio brevetti, poco prima che fosse lanciato l'HTC G1.

Specht, naturalmente, non ha denunciato solo Google, ma tutte le aziende che fanno pare della Open Handset Alliance, un totale di 48 compagnie: chiede più di 94 milioni di dollari e che sia impedito al gruppo di sfruttare il nome. Un bel gruzzoletto, per un imprenditore che non ha mai fatto nulla con il marchio che registrò nel 2002.

A occhio e croce si andrà verso un accordo, perché Specht, tutto sommato, ha tutto il diritto di dire che il marchio Android gli appartiene. Per il momento, come c'era da aspettarsi, i legali di Google affermano che il fatto non sussiste ma, a conti fatti, converrebbe pagare piuttosto che perdere un marchio che, a quanto pare, è sul punto di spiccare il volo.  

Specht ha affermato di aver sporto denuncia solo ora perché prima "non si era reso conto" che Android è un sistema software, e non hardware, come aveva pensato all'inizio, sentendo parlare di "telefono Android". Almeno questo è quanto ha spiegato il suo avvocato a Forbes.

Un'altra curiosità è che Specht ha rifondato l'azienda lo scorso 20 aprile, pochi giorni prima di sporgere la sua denuncia.

Come dicevamo, l'ipotesi più probabile è che tutto si concluda con un accordo extragiudiziale: Google ha la sua parte di colpa, perché ha scelto il nome Android pur non avendo diritti sul marchio, Specht, da parte sua, è chiaramente in cerca di soldi facili, e probabilmente è pronto ad accontentarsi di una cifra più contenuta. Almeno si spera.