Android funziona senza Java grazie a Mono e Xamarin

Gli sviluppatori di Xamarin hanno tolto Java da Android, sostituendo la macchina virtuale Dalvik con Mono. Nasce così XobotOS, una versione di Android che usa C#.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Android può funzionare anche senza Java, e affidarsi completamente a C#. Lo hanno dimostrato gli sviluppatori della software house Xamarin, che hanno modificato il sistema operativo eliminando ogni elemento del software Oracle. Oltre al virtuosismo tecnico questa novità è interessante anche perché chiuderebbe la questione legale relativa alle licenze, che vede Google e Oracle contrapposte in tribunale.

Gli sviluppatori hanno sostituito la macchina virtuale Java Dalvik con una C#: si tratta di Mono, un ambiente di sviluppo noto alla comunità open source, in particolare agli utenti Linux – serve infatti anche per far funzionare applicazioni Windows su Ubuntu e altre distribuzioni.

Xamarin

Si tratta sostanzialmente di una "traduzione" del codice Java, ricompilato poi con Mono. Un'attività che possiamo definire la "specialità" di Xamarin, che offre strumenti dedicati alla creazione di applicazioni multipiattaforma basate proprio su Mono.

Ciliegina sulla torta, i benchmark eseguiti dagli sviluppatori stessi dimostrerebbero che questa versione alternativa di Android è più veloce di quella con Dalvik. Il codice sorgente è disponibile per il download, con il nome di XobotOS. Sul piano degli svantaggi, possiamo dare praticamente per certo che molte applicazioni Android non funzionerebbero su XobotOS.

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Quest'ultima è un'ipotesi che probabilmente resterà tale. XobotOS è un esperimento, un esercizio di stile che dimostra l'abilità dei programmatori, ma per ora nulla di più. Difficilmente vedremo delle versioni di Android basate su XobotOS: è improbabile che un costruttore di smartphone o la stessa Google decidano d'investirci risorse. Nemmeno gli sviluppatori hanno in programma di continuare con il progetto, che per ora è da ritenersi concluso, anche se non è da escludere l'intervento di qualche indipendente e magari la comparsa di ROM "cucinate" basate su questo progetto.  

Non è però una soluzione alla questione delle licenze: se da una parte ci si libera di Oracle dall'altra infatti si tira in mezzo Microsoft, e non è detto che sarebbe un miglioramento.