Google ha pubblicato gli ultimi dati di diffusione delle diverse versioni di Android. Si tratta dei numeri registrati grazie ai terminali che hanno effettuato l'accesso al Play Store in un periodo di 14 giorni che si è concluso il 4 febbraio. In un mese la quota di Jelly Bean è passata dal 10,2 al 13,6%, tenendo conto della diffusione della versione 4.1 (12,2%) e 4.2 (1,4%).
Ice Cream Sandwich è pressoché stabile al 29%, ma fa registrare un lieve calo dello 0,1% rispetto al mese precedente. Stesso "andazzo" per Honeycomb (-0,2%), la release per i primi veri tablet Android, ormai sempre più irrilevante (1,3%). Ancora diffusissimo Gingerbread, la versione 2.3, che complessivamente mette insieme il 45,6%.
Questo è frutto dalla pletora di dispositivi che sfruttano ancora questa versione, specie nei paesi in via di sviluppo. Anche da noi non è raro vederli nei negozi, sebbene sempre meno. Persiste ancora una buona fetta di terminali con Froyo (8,1%), Android 2.2, ma il calo rispetto al mese precedente è dello 0,9%. Eclair con lo 2,2% e Donut allo 0,2% chiudono la fila.
Versione | Nome in codice | API | Distribuzione |
---|---|---|---|
1.6 | Donut | 4 | 0.2% |
2.1 | Eclair | 7 | 2.2% |
2.2 | Froyo | 8 | 8.1% |
2.3 - 2.3.2 | Gingerbread | 9 | 0.2% |
2.3.3 - 2.3.7 | 10 | 45.4% | |
3.1 | Honeycomb | 12 | 0.3% |
3.2 | 13 | 1.0% | |
4.0.3 - 4.0.4 | Ice Cream Sandwich | 15 | 29.0% |
4.1 | Jelly Bean | 16 | 12.2% |
4.2 | 17 | 1.4% |
Buona quindi la crescita dei Jelly Bean, che è sempre più diffuso di mese in mese. Sarà interessante vedere le statistiche poco prima del debutto di Key Lime Pie, il probabile Android 5.0, per tirare le somme sulla "frammentazione" del mondo Android e capire effettivamente quanti produttori hanno aggiornato e con quali tempistiche. Ovviamente già da ora possiamo dire che la situazione deve certamente migliorare se paragonata a quanto avviene con altri sistemi operativi, ma se ci si guarda alle spalle, di passi avanti ne sono stati indubbiamente fatti.