Android senza multi-touch per volere di Apple

Google non ha inserito funzionalità multi-touch in Android per soddisfare una richiesta di Apple.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Il G1 sarebbe privo di funzionalità multi-touch su esplicita richiesta di Apple, alla quale Google avrebbe ceduto in nome dei buoni rapporti tra le due aziende.

L'informazione, attribuita ad una fonte anonima del team Android, è stata diffusa lunedì da VentureBeat. Così si chiariscono le ragioni che hanno portati Big G e HTC e produrre un telefono che è stato molto criticato per la sua interfaccia tattile.

Lo stesso sviluppatore ha detto di essere sollevato da questa scelta, vista la possibile tormenta legale che potrebbe vedere Apple scontrarsi con Palm.

Gli sviluppatori di Android avrebbero soddisfatto le richieste di Apple tanto per mantenere i buoni rapporti con l'azienda quanto per evitare possibili azioni legali. Le due aziende, dopo tutto, vivono da tempo una luna di miele, che ha permesso a Big G di ritagliarsi uno spazio importante nel mondo della mela, con applicazioni come Google Maps per iPhone, o l'ingresso in iLife.

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Una mela avvelenata per Microsoft?

Non sorprende, inoltre, che queste due compagnie preferiscano muoversi grazie ad accordi, piuttosto che scontrarsi, e questa pratica è certamente favorita dal fatto che l'amministratore di Google, Eric Schmidt, è anche uno dei dirigenti Apple. Per non parlare del fatto i due colossi hanno un avversario in comune, Microsoft.

Anroid, d'altra parte, non è solo un sistema operativo per telefoni cellulari. È anche probabile, infatti, che in futuro vedremo dei netbook dotati di questo SO, un mercato che, per ora, non è negli interessi di Apple. Sappiamo, infatti, che Intel sta lavorando a questa possibilità, oltre alla soluzione Moblin, basata su Linux.

La presenza di funzioni multi-touch su Android, comunque, non è da escludere. Nei prossimi tempi usciranno diversi modelli, da altrettanti produttori. Già il G1 è tecnicamente in grado di offrire queste funzioni, come dimostra il video in fondo all'articolo, e di certo Google riceverà diverse pressioni per integrarle nel sistema operativo.