Antitrust e TLC: "predichi bene e razzoli male"

L'Antitrust afferma che il 25% della pubblicità ingannevole nasce dalla TLC, ma le varie associazioni si chiedono perchè non vengano bloccate immediatamente

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a cura di Manolo De Agostini

L'Antitrust riporta che i gestori telefonici hanno collezionato circa il 25% delle multe emesse per pubblicità ingannevole, pari a circa 1,6 miliardi di euro, in due soli anni dall'entrata in vigore della legge Giulietti. L'autorità garante della concorrenza e del mercato (AGCM) e l'ADUC, Associazione per i Diritti degli Utenti e Consumatori, ci spiegano perchè spesso le pubblicità vengono ritenute ingannevoli e ammoniscono la stessa Antitrust: "si fa troppo poco e con poca prontezza per salvaguardare l'interesse del cittadino".

AGCM parla di: "costi mimetizzati", "tecnologia che non c'è" e offerte con "obblighi nascosti", tutti particolari messi in luce anche in un comunicato AGCOM:

"L'Antitrust, in particolare punta il dito sll'ingannevolezza dello slogan 'per semprè'. Giusto, ma perchè il gestore che lo ha più utilizzato, Wind, lo ha fatto per anni, nonostante le multe? Semplicemente perchè l'Antitrust non blocca gli spot non appena invadono tv e giornali."

Ecco alcuni esempi portati dall'AGCOM:

"La pubblicitàa' di Tim che pubblicizza le tariffe 'Tutto compreso' è ingannevole, perchè non è assolutamente vero che è tutto compreso. Nello spot è si lascia intendere che degli sms gratuiti siano compresi verso tutti e in tutte le versioni della tariffa (30/60/90). Invece, nelle versioni 'Tutto compreso 30' è 'Tutto compreso 60' di sms gratis neppure l'ombra. E non parliamo di un servizio poco utilizzato dagli utenti di cellulari. Nella versione 90, dei 900 sms gratuiti al mese, ben 700 sono da inviare verso 'i tuoi amici Tim' e solo 200 verso altri gestori. Infine una chicca. I minuti di telefonate incluse nel canone mensile sono 900 nella versione 90 e 600 nella versione 60. A questo punto uno pensa: nella versione 30 i minuti gratis saranno 300, invece no. Sono 250".

L'AGCOM si chiede per quale motivo l'Antitrust non intervenga immediatamente e per questo ha inviato una richiesta di intervento all'Autorità.