AnTuTu: ecco la piattaforma di benchmark per l’intelligenza artificiale degli smartphone

AnTuTu AI Review è la nuova piattaforma di benchmark per testare l'intelligenza artificiale degli smartphone. Il test comprende la fase di classificazione delle immagini e di riconoscimento degli oggetti.

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a cura di Lucia Massaro

I produttori di smartphone si concentrano sempre più sullo sviluppo e sull’integrazione dell’intelligenza artificiale nei loro dispositivi. Fino ad oggi, però, mancava uno strumento volto a esaminare le prestazioni dell’AI e a creare benchmark tra le varie piattaforme. Ci ha pensato AnTuTu, la nota piattaforma di benchmark, lanciando AI Review.

Allo stato attuale, è difficile misurare qualcosa di così vasto come l’AI data la mancanza di uno standard unificato che ha condotto ogni produttore a implementarla in maniera diversa. Qualcomm, per esempio, affida tali operazioni all’Hexagos DSP. Huawei e Samsung le gestiscono tramite una rete neurale indipendente denominata NPU. La situazione non migliora lato software. Ogni azienda ha a disposizione il proprio SDK per lo sviluppo delle applicazioni. Insomma, ci troviamo davanti a un panorama frammentario.

Il test di AnTuTu passa attraverso due fasi che riguardano la classificazione delle immagini e il riconoscimento degli oggetti. L’intelligenza artificiale è chiamata a testare 200 immagini e un video di 600 fotogrammi. Il punteggio derivante è correlato alla velocità e alla precisione. In pratica, se il device risponde velocemente ma in maniera erronea la piattaforma assegna una penalità. Sullo score finale influirà anche la versione di Android a bordo dello smartphone, in quanto Google ha ottimizzato a livello di sistema il supporto per gli algoritmi di intelligenza artificiale.

Tuttavia, AnTuTu specifica che il semplice numero finale è riduttivo in quanto non renderebbe onore alle varie sfaccettature dell’AI. Ci sono tante variabili da considerare che - come detto precedentemente - attualmente sono poco investigabili. Dunque, almeno per i primi tempi i risultati saranno da prendere con le pinze e non rappresenteranno tutte le reali potenzialità dell’AI. È comunque un inizio che porterà ad affinare gli strumenti in grado di confrontare correttamente le varie piattaforme.