Avatar di Saverio Alloggio

a cura di Saverio Alloggio

Apple ha pubblicato i risultati del secondo trimestre fiscale del 2018. L'azienda di Cupertino, come già accaduto in passato, ha superato le aspettative, raggiungendo i 61,1 miliardi di dollari di fatturato, in crescita del 16%. Sono stati 52,2 i milioni di iPhone venduti nel periodo preso in esame, mentre la divisione dei servizi ha superato i 9,1 miliardi di dollari di entrate. 

Ci sono dunque due aspetti fondamentali che emergono dai dati rilasciati dal gigante californiano. Innanzitutto, gli iPhone continuano a rappresentare il core-business dell'azienda, mettendo a segno un rialzo su base annua di oltre 2 punti percentuali. In questo caso però, le vendite in termini di unità sono state leggermente inferiori a quelle attese (52,54 milioni).

iPhone X iPhone 8 iPhone 8 Plus differenze 2

Inoltre, il prezzo medio di un iPhone venduto è stato di 728 dollari, inferiore ai 742 dollari pronosticati. In tal senso, potrebbe aver pesato l'andamento meno brillante, rispetto alle attese, di iPhone X. Attorno a questo dispositivo continuano a rincorrersi indiscrezioni di ogni tipo in relazione alle vendite effettive, e non a caso in merito si è espresso lo stesso Tim Cook.

Leggi anche: Apple, il fatturato vola ma le vendite di iPhone arretrano

"I clienti hanno scelto iPhone X più di ogni altro iPhone in ogni settimana nel trimestre di marzo, proprio come hanno fatto dopo il suo lancio nel corso del trimestre di dicembre. Inoltre, abbiamo incrementato i ricavi in ”‹”‹tutti i nostri segmenti geografici con una crescita superiore al 20% nella Grande Cina ed in Giappone", questo quanto dichiarato dal CEO Apple.

tim cook

Il CEO Tim Cook

Non è semplice dunque poter valutare l'effettivo andamento di iPhone X. In ogni caso, non ci sono dubbi sul fatto che gli smartphone targati Apple, considerati nel loro complesso, continuino a rappresentare un fenomeno quasi unico nel settore dei dispositivi mobili, tenendo presenti soprattutto i prezzi a cui vengono posizionati e la concorrenza sempre più agguerrita del mondo Android.

L'altro dato significativo del secondo trimestre fiscale dell'azienda di Cupertino sono senza dubbio i risultati della divisione servizi. In questo caso, si parla di un aumento delle entrate del 31%, superando in maniera netta gli 8,39 miliardi di dollari previsti. Apple può contare, oggi, su 270 milioni di abbonati tra App Store, Apple Pay, Apple Music e iCloud e punta, in quest'ambito, a un giro d'affari di 50 miliardi di dollari l'anno entro il 2020.

Apple Q1 2018

La continua crescita della divisione servizi è cosa nota. Abbiamo avuto modo infatti di evidenziarla anche nel corso delle precedenti trimestrali, con una tendenza che appare ormai consolidata. Un dato importante, che sta consentendo ad Apple di iniziare quella differenziazione del proprio business mirata a costruirsi una valida alternativa agli iPhone.

Leggi anche: iPhone X, flop o successo di vendite?

Il gigante californiano si conferma dunque una realtà in piena salute economica. Probabilmente la vera sfida per il futuro sarà quella di poter costruire un business paragonabile, per dimensioni, a quello degli iPhone. Chissà che possa essere proprio la divisione servizi la prossima gallina dalle uova d'ora per l'azienda guidata da Tim Cook.


Tom's Consiglia

iPhone 8, nella versione da 64 GB di storage, è disponibile all'acquisto attraverso Amazon con uno sconto di oltre 150 euro rispetto al prezzo di listino.