Apple cede al braccio di ferro con la Russia

Apple cede al braccio di ferro con la Russia e rispetterà la legge che entrerà in vigore dal primo aprile circa l'installazione App in prima configurazione.

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a cura di Nikolas Pitzolu

Qualche tempo fa parlammo di una situazione un po' particolare che fece discutere gli appassionati di tecnologia e non solo. In quell'occasione ci fu lo scontro tra la Russia ed Apple, con quest'ultima che che minacciò di lasciare il mercato se l'esecutivo avesse approvato una legge che andava contro le proprie policy.

Questa legge, che entrerà in vigore dal 1 aprile 2021, riguarderà anche dispositivi elettronici come smartphone, tablet, notebook, etc e avrà il compito di far comparire una finestra durante la prima configurazione di taluni prodotti, per far si l'utente possa scegliere che App utilizzare tra browser Web, Antivirus, client Social e App Mail. In questo modo le troverà già installate dopo la fine della configurazione iniziale.

Le App tra le quali sarà possibile scegliere non sono la totalità di quelle disponibili all'interno dell'App Store ma saranno scelte direttamente dal governo Russo. Alla comparsa della finestra di dialogo ce ne saranno di predefinite e, se si deciderà di andare avanti senza toccare alcunché, verranno istallate quelle presenti in lista. Ovviamente prima di procedere sarà possibile selezionare o deselezionare le App in questione e scegliere quali installare.

Nulla vieterà poi i proprietari di iPhone di disinstallarle in un secondo momento, o ancora decidere di sostituirle con altre, sempre raggiungibili dall'App Store.

Tornando al punto iniziale, Apple si era puntata con i piedi ma dopo una lunga riflessione ha deciso di rispettare la legge che entrerà in vigore il prossimo mese. È la prima volta che sarà possibile utilizzare una pratica del genere sui prodotti Apple. Fino ad ora infatti la società di Cupertino si è sempre opposta alla personalizzazione dell'esperienza d'uso, sia da parte degli operatori, sia da fattori esterni di preconfigurazione.

In questo caso si è trovata con le spalle al muro, alla fine ha deciso di rimanere all'interno del mercato Russo. È senza dubbio un precedente interessante che in futuro potrebbe essere replicato in altri paesi.

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