Apple HomePod, carissimo da riparare perché inaccessibile

Apple ha confermato che esaurita la garanzia la riparazione dell'HomePod costerà 279 dollari. iFixit forse ha scoperto il motivo.

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a cura di Dario D'Elia

Ora sappiamo perché l'HomePod, il nuovo speaker wireless di Apple, fuori garanzia ha un costo ufficiale di riparazione esorbitante: l'accesso agli elementi hardware è complicatissimo.

Negli Stati Uniti ieri è stata aggiornata la pagina ufficiale con tutti i dettagli sui costi di ripristino, che sono di 279 dollari più 20 dollari per la spedizione. A quel punto i 39 dollari in più per l'estensione di garanzia, che protegge anche da danni accidentali, sembra quasi un passaggio obbligato. Il tutto sempre considerando che a listino l'HomePod costa 348 dollari. 

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In Italia non si conosce ancora la politica tariffaria delle riparazioni (in verità neanche il listino del dispositivo), ma è lecito pensare che non si discosterà di molto. Un prezzo così alto comunque si deve probabilmente alla difficoltà di intervento, rilevata recentemente da iFixit. Lo speaker ha preso il minimo della scala di riparabilità, ovvero 1 su 10.

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I tecnici del noto sito non sono certo dei neofiti eppure a questo giro hanno sudato per smontare il nuovo gingillo di Apple. Sono partiti dal tappo inferiore che ai raggi X mostrava sotto delle viti. Il problema è che per accedervi comunque bisognava scollarlo. Poi hanno tagliato la retina periferica e hanno scollato il tappo superiore che nasconde la prima prima board.

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Nella zona superiore ci sono i chip che gestiscono il LED principale, dall'altro lato invece ci sono il SoC Apple A8, 16 GB di memoria NAND flash e quello che è sembrato un modulo Wi-Fi/Bluetooth. Per aprire lo speaker hanno segato il corpo e prelevato il woofer da 20 mm. Al di sotto hanno trovato poi il sistema di alimentazione con il pacchetto di distribuzione per i 7 altoparlanti periferici. Ovviamente non mancava il chip per il microfono, che consente non solo di interagire vocalmente ma anche intervenire sulla regolazione ambientale.

Insomma, una faticaccia. Speriamo non vi si rompa.


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