Apple iPad 4 smontato da iFixit, l'A6X ha una GPU quad-core

Apple A6X è composto da una CPU dual-core e una GPU quad-core, basata su core PowerVR SGX554. Nel frattempo iFixit ha smontato l'iPad 4 riscontrando poche differenze con l'iPad 3.

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a cura di Manolo De Agostini

Il chip A6X presente nell'iPad di quarta generazione, a cui più brevemente ci riferiamo come iPad 4, è dotato di una GPU PowerVR SGX554MP4, cioè con quattro core dedicati. A dirlo è Anandtech, che è riuscita a mettere insieme diverse informazioni - fornite anche da Chipworks - per arrivare a dirci quello che Apple si è guardata bene dallo specificare fino a oggi.

La casa di Cupertino, infatti, non è solita entrare nei dettagli tecnici, e oltre al nome in codice si limita a mostrare solo qualche dato prestazionale. Nel caso specifico, durante la recente conferenza del 23 novembre Apple ha affermato che l'A6X è in grado di offrire prestazioni raddoppiate sia sotto il profilo della CPU che quello grafico rispetto all'A5X presente nell'iPad 3.

Apple A6X

Secondo Anandtech questo è possibile in alcune situazioni, a seconda del carico di lavoro. L'A5X dell'iPad 3 è formato da due core Cortex A9 a 1 GHz, accoppiati a una GPU PowerVR SGX 543 con quattro core che operano a 250 MHz. Il SoC integra quattro controller di memoria LPDDR2 a 32-bit, per un bus complessivo di 128 bit.

L'A6X (123mm2, il 30% in più dei 94mm2 dell'A6 di iPhone 5) conserva quell'interfaccia di memoria, che sul die è adiacente ai core della GPU e non a quelli della CPU come nei chip A5 e A6. Il processore è basato su due core Swift, nome che identifica il primo design realizzato da Apple, che operano fino a 1.4 GHz e non a 1.3 GHz come il chip A6 dell'iPhone 5. La grande novità però è rappresentata dalla GPU PowerVR SGX 554. 

A6 e A6X a confronto

Apple usa appunto la versione con quattro core (ognuno dei quali occupa 8,7mm2), che si differenzia dal modello 543 presente sull'A5X per il numero di ALU per core, raddoppiato. La configurazione scelta dall'azienda statunitense sarebbe in grado di assicurare una potenza di calcolo teorica di picco pari a 77 GFLOPS. "Non c'è incremento nel numero di unità texture mapping unit (TMU) o ROP per core. […] Ci sono alcuni cambiamenti di più basso livello che aiutano a spiegare la differenza nel layout dei core rispetto ai precedenti design, ma niente di più".

Per quanto riguarda la frequenza dei core non ci sono dettagli, ma in un passaggio dei test Anandtech parla di "una frequenza della GPU almeno il 15% maggiore rispetto ai 250 MHz della terza generazione di iPad". In conclusione secondo i colleghi "l'A6X è il SoC di cui iPad aveva bisogno per offrire buone prestazioni di gioco a risoluzione nativa. Non sarebbe una sorpresa vedere tanti sviluppatori optare per una risoluzione di default di 2048 x 1536 pixel sul nuovo iPad anziché scegliere una risoluzione inferiore e abilitare l'anti-aliasing. Abbiamo visto cosa può fare la più recente GPU per architetture ARM, ora la domanda è se NVIDIA sarà in grado di sfidare Imagination Technologies quando l'anno prossimo presenterà Wayne/Tegra 4".

Parallelamente a questo sguardo "all'interno" del chip troviamo quello di iFixit, che ha smontato l'iPad 4 allo stesso modo dell'iPad mini (iPad mini ha A5 ed LCD Samsung, ma è difficile da riparare). Il modello vivisezionato dagli esperti di riparazioni aveva uno schermo Retina prodotto da LG (anziché Samsung) e sostanzialmente i cambiamenti interni rispetto al modello precedente sono minimi se si guarda alla disposizione dei componenti.

Gli uomini di iFixit si sono chiaramente trovati di fronte alle nuove caratteristiche del prodotto, dall'A6X al connettore Lightning, fino alla fotocamera frontale da 1,2 megapixel che sebbene sia un po' più spessa, occupa la stessa area.

Lo spazio lasciato libero dall'assenza del connettore dock a 30 pin, usato in parte da quello Lightning, non è stato riutilizzato per collocare altri chip, poiché il connettore appare incastonato dentro una sorta di contenitore che va a occupare la medesima area del dock a 30 pin. Probabilmente Apple userà questo spazio in futuro, con una versione maggiormente rinnovata del proprio tablet. Il giudizio di riparabilità è quello di sempre: 2 su 10. Insomma, decisamente non buono.