Coronavirus, Apple mostra i dati sulla mobilità: in Italia un calo dell’87%

Dopo Google e Facebook, anche Apple rende disponibili i dati di navigazione aggregati dell’app Mappe mostrando le tendenze degli spostamenti per città, Paesi e regioni.

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a cura di Lucia Massaro

Le restrizioni del governo italiano per contenere la diffusione del COVID-19 sembrano funzionare, almeno stando a quanto riportano i dati sulla mobilità condivisi dai vari colossi tecnologici. Dopo Google e Facebook, anche Apple rende disponibili i dati di navigazione aggregati dell’app Mappe mostrando le tendenze degli spostamenti per città, Paesi e regioni.

Oltre a fornire informazioni utili alle autorità locali e sanitarie, questi dati possono offrire un importante punto di partenza per lo sviluppo di future politiche pubbliche in quanto mostrano il cambiamento nel volume degli spostamenti in auto, a piedi o con i mezzi pubblici in una data comunità” spiega la società di Cupertino nel comunicato ufficiale.

Consultando i grafici messi a disposizione, in Italia al 13 aprile gli spostamenti sono crollati complessivamente dell'87,5%. Nello specifico, nel Belpaese, gli spostamenti in macchina sono calati dell’85%, con i mezzi pubblici del 90% e quelli a piedi dell'88%. Quando si parla di dati sugli spostamenti, la prima domanda che sorge riguarda quello sul rispetto della privacy degli utenti.

Apple sottolinea che Mappe non associa i dati all’ID dell’utente né tanto meno registra la cronologia degli spostamenti. Lo strumento messo a disposizione, infatti, analizza i dati aggregati raccolti durante l’utilizzo dell’applicazione stessa. “I dati raccolti dall’app, per esempio i termini di ricerca, le indicazioni stradali e le informazioni sul traffico vengono associati a indicatori casuali a rotazione che cambiano di continuo, perciò non abbiamo un resoconto dei tuoi spostamenti e delle tue ricerche. Questo permette di offrire un’esperienza impeccabile senza compromettere la privacy” si legge.

Come detto, le informazioni ricavate si basano sul numero di richieste di indicazioni giornaliere che Mappe riceve. Per questo, i dati sono indicativi di una tendenza, in quanto non sono monitorati gli spostamenti effettuati senza l’ausilio dell’app né tanto meno quelli degli utenti Android. A tal proposito, ricordiamo che anche Google ha messo a punto un sistema simile, come spiegato in un precedente articolo.

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