Apple mette fuori gioco Motorola in Germania

La corte di Monaco di Baviera ha accolto la richiesta di Apple e accordato il blocco temporaneo delle vendite per i prodotti Motorola Milestone XT720, Defy, Atrix e Xoom. Violano il brevetto dell'azienda di Cupertino sul rubber-banding. Per rendere esecutivo il provvedimento però Apple dovrà depositare 25 milioni di euro.

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a cura di Elena Re Garbagnati

Gli smartphone Milestone XT720, Defy, Atrix e il tablet Xoom potrebbero essere ritirati dal mercato tedesco perché violano il brevetto di Apple sul "rubber-banding", ossia l'effetto a elastico degli elenchi di contenuti che scorrono verso l'alto o il basso. L'ha stabilito la Corte di Monaco di Baviera accogliendo la richiesta di Apple.

in Germania Apple ha ottenuto il blocco preliminare delle vendite dei prodotti Motorola

Il giudice tedesco ha dato quindi il via al blocco preliminare delle vendite, un provvedimento temporaneo limitato al tempo che trascorrerà in attesa della sentenza definitiva, e che prenderà corso solo se Apple depositerà 25 milioni di euro, che saranno usati a titolo di risarcimento per Motorola nel caso in cui il processo vero e proprio dovesse dimostrare che le accuse sono infondate.

L'ipotesi tuttavia è remota, perché nelle udienze che si sono susseguite negli scorsi mesi Motorola aveva dapprima riconosciuto l'infrazione e aveva cercato di far invalidare il brevetto, per poi cambiare strategia e negare la violazione. Da notare che Apple potrebbe anche non depositare il denaro e quindi non dare corso alla sentenza: sta infatti all'azienda valutare se l'investimento è giustificato, ossia se i terminali Motorola sotto accusa abbiano davvero un impatto negativo sulle vendite degli iPhone. Inoltre, è da considerare che il provvedimento è solo provvisorio e che quindi la spesa di Apple non sarebbe un investimento a lungo termine.

Motorola Milestone XT720 è fra i prodotti sotto accusa

Inoltre, come sottolinea Cnet, le vendite di Motorola in Germania sono molto basse quindi il calcolo dei danni che Apple ha subito potrebbe non essere tale da giustificare un deposito di 25 milioni di euro. L'ipotesi è suffragata anche dalla presunta crisi delle vendite europee di Motorola di cui riferiva qualche giorno fa il Corriere delle Comunicazioni. Secondo indiscrezioni non ufficiali, infatti, sarebbe imminente un forte ridimensionamento delle filiali nel Vecchio Continente, con la chiusura delle sedi in Italia, Spagna, Portogallo e Grecia, e un pesante ridimensionamento di quelle in Francia, Gran Bretagna e Germania.

In sostanza questa causa potrebbe avere i connotati dell'ennesima puntata della guerra privata di Apple contro Android, che ha coinvolto Motorola più per un questione di puntiglio che per un reale danno all'economia aziendale di Cupertino.

Al momento non è chiaro se Motorola intenda ricorrere in appello, possibilità che non è da escludere. ArsTechnica riporta una dichiarazione dell'azienda in cui si legge che "sulla base dei risultati di oggi il blocco avrà un impatto minimo". Non è da dimenticare inoltre che Motorola potrebbe scamparla aggiornando il software in modo da eliminare gli elementi sotto accusa: un giochetto che Samsung, HTC e altri hanno già fatto più volte.