Apple mette l'iPhone economico nel congelatore: giammai

Phil Schiller di Apple afferma che un iPhone a basso costo non è nelle corde dell'azienda. Una dichiarazione che raffredda le indiscrezioni dei giorni scorsi ma che non esclude l'arrivo di un secondo iPhone.

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a cura di Manolo De Agostini

Apple non realizzerà mai un iPhone economico, a basso costo. A dirlo è stato Phil Schiller, a capo del marketing della casa di Cupertino, in un'intervista concessa al quotidiano cinese Shanghai Evening News. Una dichiarazione che a prima vista sembra smentire le fonti del Wall Street Journal e di Bloomberg, ma che come avviene quasi sempre, lascia tutti nel limbo dell'interpretazione.

I due illustri quotidiani affermavano nei giorni scorsi che l'azienda fosse ormai pronta a raddoppiare l'offerta di iPhone, dopo aver ampliato quella di iPad, svelando un terminale in grado di occupare una fascia di prezzo più accessibile e popolare rispetto a quella attuale.

Nella sua intervista, Schiller ha dichiarato che per ogni prodotto che Apple realizza, l'azienda punta a usare "solo la migliore tecnologia disponibile. Questa include la filiera produttiva, lo schermo Retina e il design unibody per offrire il miglior prodotto sul mercato".

Il dirigente ricorda che inizialmente in Cina erano popolari i feature phone, mentre ora lo sono gli smartphone a prezzo ridotto. "Nonostante la popolarità degli smartphone economici, questo non rappresenterà mai il futuro dei prodotti Apple. Infatti, sebbene la nostra quota di mercato negli smartphone sia solo del 20%, abbiamo il 75% dell'utile".

"Noi non siamo come le altre aziende, che presentano più prodotti di colpo, sperando poi che un dispositivo ottenga il favore dei consumatori. I concorrenti hanno introdotto prodotti di diverse dimensioni, ma dopo l'acquisto non avrete contenuti software adatti e un'appropriata esperienza utente", ha concluso Schiller.

Il mega-boss del marketing mette quindi in campo due termini, "economico" e "qualità". Il primo può cambiare di significato soggettivamente, perché non definisce una fascia di prezzo valida per ogni consumatore. Per molti economico vuole dire al massimo 100 euro, per altri 200, altri ancora 300 e così via. Dipende dal portafogli, dal buonsenso e oggi più che mai anche dal posto in cui si vive.

Oggi un iPhone 5 senza contratto ha un prezzo che parte da 729 euro, l'iPhone 4S è disponibile a 629 euro e Apple vende anche l'iPhone 4 a 429 euro. Congelata l'attuale offerta, c'è quindi una fascia che va da 0 a 428 euro in cui Apple non ha uno smartphone per il cosiddetto mercato delle "ricaricabili".

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Il secondo iPhone dovrebbe ipoteticamente ricadere proprio in quello spazio vuoto lasciato da Apple sul listino. Se però ci guardiamo attorno, troviamo l'iPad mini a 329 euro, un prodotto di cui "far tesoro". Il suo debutto ci ha insegnato due cose, nel caso le avessimo scordate: Apple sta sul mercato alle proprie regole e soprattutto non realizzerà mai un prodotto senza accompagnarlo da offerte e sussidi.

Per cui Apple potrebbe benissimo realizzare un iPhone disponibile senza contratto a un prezzo tra 250 e 350 euro, non certo economico - quantomeno dal nostro punto di vista - e poi far sì che diventi più appetibile abbinato a specifici piani tariffari. Un prodotto venduto senza il traffico abbinato non serve né agli operatori, né ad Apple, che ha interesse a spingere l'ecosistema e non solo il dispositivo.

Con uno scenario simile la casa di Cupertino potrebbe ampliare ancora di più la propria base di utenti e al tempo stesso realizzare un terminale che conservi quella "qualità" di cui tanto si vanta Phil Schiller. Questa però è solo una nostra opinione, e ci aspettiamo la vostra nei commenti.

Tra l'altro, questo è sempre bene tenerlo presente, Apple non ha nessun interesse a svelare i suoi piani per il futuro, men che meno il capo del marketing. L'azienda ha uno smartphone da vendere che si chiama iPhone 5 e parlare di una soluzione più economica potrebbe impattare sulle vendite. A Cupertino non hanno certo intenzione di darsi da soli la proverbiale "zappa sui piedi".

AGGIORNAMENTO: l'agenzia di stampa Reuters ha rimosso l'articolo in cui riprendeva l'intervista. La motivazione è che sarebbero stati applicati sostanziali cambiamenti all'articolo della fonte. Al momento non sembra sia cambiato qualcosa, né si intuisce cosa possa essere mutato. Restiamo quindi in attesa di ulteriori dettagli.

AGGIORNAMENTO 2: finalmente chiarezza sull'intera vicenda. Reuters ha pubblicato un nuovo articolo in cui spiega perchè ha rimosso la news originale.

"Nella nuova versione pubblicata dopo l'originale, lo Shanghai Evening News ha tolto tutti i riferimenti agli smartphone meno costosi (economici), salvo per una sola menzione. Ha inoltre modificato il titolo originale "Apple will not push a cheaper smartphone for the sake of market share" in "Apple wants to provide the best products, will not blindly pursue market share".

La casa di Cupertino ha confermato che l'intervista ha avuto luogo e ha contattato il giornale cinese chiedendo di modificare l'articolo originale, ma non ha aggiunto altro e si è rifiutata di fornire una trascrizione dell'intervista.

In poche parole, Apple non ha chiuso la porta a niente. È, fortunatamente, il succo della nostra analisi che leggete qui sopra, ovviamente riferita alle prime parole addebitate a Schiller. Vi ringraziamo per l'attenzione.