Apple: nuovo bug su FaceTime e il Congresso USA apre un’inchiesta

Apple ha risolto il bug di FaceTime tramite un aggiornamento software, scoprendo una nuova falla relativa a Live Photos. Il Congresso degli Stati Uniti chiede chiarimenti a Apple accusata di non essere stata trasparente.

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a cura di Lucia Massaro

La scorsa settimana le videochiamate di gruppo dell’applicazione FaceTime erano state bloccare a causa di un bug che permetteva a utenti malintenzionati di ascoltare la persona chiamata prima ancora che rispondesse. Come promesso, Apple ha rilasciato l’aggiornamento software iOS 12.1.4 lo scorso giovedì correggendo l’errore.

In questa occasione, l’azienda di Cupertino ha condotto un controllo generale della sicurezza identificando una nuova falla relativa allo spostamento delle foto su Live Photos. Per gli utenti che non hanno installato l’ultimo update, la sicurezza è stata assicurata anche attraverso un aggiornamento lato server che ha bloccato la funzionalità per le versioni di iOS e Mac OS.

La scoperta del bug della settimana scorsa ha portato ad azioni legali e a un’inchiesta del Congresso degli Stati Uniti che ha posto diverse domande direttamente al CEO Tim Cook. I membri del Congresso hanno anche richiesto ad Apple di fornire dettagli circa le misure che sono state adottate e soprattutto spiegando dopo quanto tempo l’azienda ha agito una volta che la vulnerabilità era stata scoperta.

L’accusa è che Apple non sia stata completamente trasparente e che l’azienda non abbia garantito al massimo il rispetto della privacy dei suoi utenti. Un errore che potrebbe dare al colosso di Cupertino altri grattacapi, oltre a quelli che già deve affrontare nella guerra legale contro Qualcomm.

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