Apple: paghiamo le tasse, voi europei avete capito male

Saltano fuori carte che raccontano di un nuovo paradiso fiscale europeo, dove Apple avrebbe traslocato dopo la debacle irlandese. L'azienda commenta lapidaria: paghiamo tutto il dovuto, versando in USA perché è lì che si produce la ricchezza.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Non sono cattiva, è che mi disegnano così disse tanti anni fa la conturbante Jessica nel film Chi ha in incastrato Roger Rabbit?. La vamp dai capelli rossi era di quelle che fanno perdere la testa, un fascino irresistibile, una sex bomb che ha segnato la sua epoca - e tenderei a pensare che qualcuno ne conserva ancora un ricordo più o meno piccante.

Ecco, Jessica Rabbit è un po' come Apple. Bella, conturbante, irresistibile; di quelle che gli uomini cadono ai suoi piedi. E se le dici che ha fatto qualcosa, ti risponderà sempre che non è colpa sua, che è la situazione, il contesto, la politica, la moralità. Questo e quello, fate voi; solo uno stupido potrebbe pretendere da Jessica delle scuse, anche solo una timida ammissione. Non è così che funziona il fascino, non è così che si ammaliano le prede. Non è così che la disegnano.

who framed roger rabbit things you didnt know laser time[1]

Jessica è fatta così, come certe persone e come tutte le multinazionali. C'è poco da scandalizzarsi del commento rilasciato da Apple riguardo ai paradise papers, quei documenti che raccontano di come le mela morsicata abbia (di nuovo) spostato sedi e fondi in Europa per limitare al minimo l'esborso fiscale. Così fan tutte, si sa, e solo il coniglio Roger poteva essere un marito tanto ingenuo da non saperlo.

Il governo europeo pare invece a proprio agio nei panni del finto tonto, e con la voce del Commissario Moscovici ha parlato addirittura di "rivelazioni sconvolgenti". "Questo nuovo scandalo dimostra ancora una volta come alcune aziende e ricchi individui siano pronti a fare di tutto per non pagare le tasse", ha detto. Pronti a tutto, certo, come alcuni sarebbero pur di avere un iPhone X subito, e come molti di più sarebbero pur di avere la bella Jessica tutta per sé.

Ma non è colpa né delle aziende né dei ricchi individui. Non si sono mica arricchiti perché poco rispettosi della legge, siamo matti? No, la loro unica colpa è di essere belli belli in modo assurdo che manco Zoolander. L'ha detto anche Apple: loro pagano in USA perché è lì che la ricchezza viene prodotta, dove si progettano gli oggetti meravigliosi che spingono alcuni a passare notti al freddo pur di averli per primi. O meglio pagherà, forse, quando il Presidente Trump farà fede alle sue parole e taglierà le tasse dovute. Si vedrà, ci si penserà, del doman non v'è certezza, chi meglio di noi italiani dovrebbe saperlo? E chi vuol esser lieto, sia.

Who Framed Roger Rabbit DI 1[1]

Pagano a casa loro dunque, ironicamente simile ai mantra politici di questi anni; ognuno a casa propria, che nessuno si muova, nemmeno il denaro per carità. Apple dopotutto paga oltre 35 miliardi di tasse, è il più grande contribuente al mondo. La nostra Jessica avrebbe detto qualcosa di simile a proposito della sua scollatura.

Dunque, che volete? D'altra parte non è colpa né mia né vostra, se pensate che un po' cattivelli lo siano. No, è che la disegnano così. Qualcun altro, armato di una temibile matita, riesce a disegnare un ritratto distorto proprio di quell'azienda che più di tutti, nel mondo, può dare lezioni di comunicazione. Proprio quella che non manca mai alle lezioni di marketing e di storytelling. Non è un bellissimo miracolo pure questo?