Negli Stati Uniti il servizio di pagamento mobile Apple Pay stenta a decollare perché la clientela media non sa che farsene oppure non sa neanche della sua esistenza. È questa la sintesi estrema di una recente indagine realizzata da Trustev, specialista nel settore dell'identificazione biometrica online.
Su un campione di 1000 statunitensi possessori di iPhone 6 e iPhone 6 Plus pare che il 79% non abbia mai usato Apple Pay e solo il 21% l'abbia fatto una o più volte. Il tutto anche se ormai oltreoceano le catene nazionali che accettano questo sistema di pagamento sono 50.
L'80% continua a preferire carte e contanti. Chi usa Apple Pay non supera le tre transazioni alla settimana. Gli innamorati del servizio sono solo il 2,1% e lo usano 10 volte o più la settimana.
La questione di fondo secondo Trustev è che i consumatori hanno abitudini difficili da cambiare anche se Apple Pay appare comodo e sicuro. Al 50% del campione proprio non interessa e il 34% non sapeva neanche della sua esistenza.
Chi lo usa però dice che è conveniente (63%) e fa molto "cool" (40%), poi marginalmente gradisce il fatto di poter avere un sistema sicuro e poter lasciare a casa il portafoglio. Di solito l'uso si concentra nella fascia 35-54 anni, mentre quella 18-24 è più restia – anche perché spesso non ha carte di debito o credito da abbinare al servizio.
Tendenzialmente viene usato per acquisti nei negozi, sull'App Store e direttamente nelle app senza tante differenze percentuali.