Apple primo produttore mondiale di computer, scherziamo?

Secondo la società di ricerca Canalys Apple sarebbe il primo produttore mondiale di computer, grazie al fatto che fra settembre e dicembre un computer ogni sei venduti è stato un iPad. È quello che succede mischiando PC e tablet senza ritegno: forse è il momento di fermarsi a riflettere.

Avatar di Elena Re Garbagnati

a cura di Elena Re Garbagnati

Negli ultimi tre mesi del 2012 un computer ogni sei venduti è stato un iPad. Il dato a dir poco bizzarro è stato calcolato da Canalys, che come noto ha il vizio di accorpare i tablet multimediali con i PC e fare di tutta l'erba un fascio. Dal nostro punto di vista così facendo si dà un'idea falsata dell'andamento del mercato. Infatti quello che ne deriva è che nel periodo in esame le vendite di computer sono aumentate del 12% rispetto allo stesso periodo del 2011, per un totale di 134 milioni di unità. Inutile dire che in questa visione fantascientifica Apple è il primo produttore al mondo di computer, grazie alla spedizione di 27 milioni di unità e a una quota di mercato superiore al 20%. 

Quanti bei computer

HP sarebbe seconda con 15 milioni di PC, Lenovo terza con una quota di mercato dell'11% e Samsung a seguire con il 9%, frutto delle forti vendite di "computer" (11,7 milioni di unità). La mancanza del distinguo fra il parziale PC e quello tablet insomma fa sì che chi non abbia a listino tablet di successo inevitabilmente perda posizioni nel comparto computer.

Nel documento riassuntivo fortunatamente Canalys scrive che "il mercato dei notebook ha continuato a vacillare, con volumi piatti rispetto allo stesso periodo del 2011". A questo si aggiunga quello che tutti sappiamo bene, ossia che "il segmento pad, invece, è cresciuto del 75% a 46,2 milioni di unità". Meno male che una distinzione a un certo punto c'è.

E si apprende anche che la crescita di Apple è stata trainata dalla forte domanda per il mini iPad. Secondo Canalys il mini ha costituito la metà di tutte le consegne di iPad grazie al prezzo più basso e al design compatto. Nonostante la crescita di Apple, Samsung non se la cava affatto male, dato che fra settembre e dicembre ha spedito complessivamente 7,6 milioni di tablet, di cui la maggior parte di fascia bassa.

###old1946###old

Non rientra nella classifica globale di produttori di PC, ma ha giocato un ruolo importante anche Amazon, che con 4,6 milioni di unità è cresciuta del 18%. Merito dell'arrivo dei Kindle Fire anche al di fuori degli Stati Uniti, che ha compensato molto bene il calo del mercato interno. Grazie a Samsung e Amazon Google ha visto crescere le quote di mercato di Android al 46 percento.

Sono interessanti infine le motivazioni addotte da Canalys a spiegazione dell'insuccesso di Windows RT. Secondo i suoi calcoli Microsoft avrebbe consegnato qualcosa come 720mila unità. Tim Coulling, come altri analisti, punta il dito sul prezzo alto e sulla strategia di canale fallimentare, ma aggiunge la mancanza di chiarezza sulle funzioni del suo sistema operativo in versione RT. "Ci aspettiamo che Microsoft riconsideri la propria strategia di prezzo per RT nelle prossime settimane, e che metta in campo una strategia per educare i consumatori e supportare maggiormente gli OEM" ha concluso.

###old1405###old

I dati sui tablet sembrano interessanti, quanto a quelli sui PC invece ci sembra più realistico far riferimento alle stime di IDC. I calcoli di Canalys sono comunque utili come spunto di riflessione sull'evoluzione tecnologica.

Ammettiamo che ormai sono molti gli utenti che scelgono il tablet al posto del computer tradizionale, perché per l'uso che fanno del supporto hardware un prodotto full touch senza tastiera è più che sufficiente. Tuttavia continuiamo a restare perplessi davanti all'accorpamento tout court di desktop, notebook, netbook e tablet di qualsiasi forma e dimensione. Nonostante il successo innegabile di questi ultimi, restiamo convinti che le funzioni offerte da un computer tradizionale del vadano ben oltre.

Che poi un tablet sia dotato di processore, memoria e spazio di archiviazione come un computer è pacifico, ma allora tanto vale conteggiare nel mucchio anche smartphone e phablet. Perché no?