Apple: resa dei conti con il Meizu M8, il clone cinese

Apple e l'ufficio provinciale sulla proprietà intellettuale cinese si scagliano contro Meizu, chiedendo non solo il blocco della produzione del clone dell'iPhone, l'M8, ma anche lo stop alle vendite dei prodotti già nei negozi. L'AD di Meizu, accomodante sul primo punto, darà invece battaglia su tutto il resto.

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a cura di Manolo De Agostini

Il Meizu M8, clone dell'iPhone, è prossimo a morte certa. "Apple ha richiesto di cessare la produzione dell'M8 da questo mese ed eravamo d'accordo. Poi è tornata sui propri passi e ci ha chiesto di bloccare le vendite. Io posso far fronte allo stop della produzione, ma non impedire ai negozi di evadere l'inventario. Se Apple e l'ufficio provinciale per la proprietà intellettuale cinese provinciale (SIPO) fanno un altro passo in tale direzione, non posso altro che andare allo scontro testa a testa con loro", ha affermato l'amministratore delegato Jack Wong.

Wong ha intenzione di portare il suo caso alla corte cinese, spalleggiato dal governo locale di Zhuhai. Apple mette Meizu in un posizione davvero scomoda, passando quindi alla fase due di un'offensiva che sembrava conclusa con un "accordo amichevole".

La casa di Cupertino imputa a Meizu di aver realizzato un dispositivo in apparenza simile all'iPhone. Nient'altro. Bisogna dire che mentre le prime versioni del clone cinese erano molto simili all'iPhone, il produttore cinese ha poi virato su Android, mantenendo solo alcune parti (tra cui il design) associabili al prodotto di Apple.

Non è chiaro se lo stop alla catena di produzione ritarderà l'uscita dell'M9, un telefono Android 2.2 con schermo dotato di risoluzione 960 x 640 pixel. Se l'azienda di Wong non rispetterà la decisione presa dal SIPO, quest'ultimo potrà chiudere la fabbrica bloccando le operazioni di Meizu con danni enormi per l'azienda. Apple non sembra intenzionata a essere più accomodante. "Rubano le nostre idee e proprietà intellettuali", ha affermato Steve Jobs rispondendo a una e-mail in merito.