L'ufficio brevetti statunitense ha invalidato il pich-to-zoom di Apple. L'annullamento è provvisorio, ora si apre una complessa procedura di verifiche che potrebbe anche sfociare in un nulla di fatto. Se la decisione tuttavia fosse riconfermata Samsung potrebbe spuntare un maxisconto sulla multa milionaria che le è stata comminata dalla corte californiana quest'estate.
In dettaglio, il riesame riguarda il brevetto 7844915 registrato a nome di Andrew Platzer e Scott Herz per conto di Apple il 7 gennaio del 2007 e cita le "gesture per il ridimensionamento delle immagini con zoom in avanti e indietro, in risposta a un input dell'utente con due o più punti di selezione".
Il contenzioso sul pinch-to-zoom
In altre parole il pich-to-zoom, che era fra i protagonisti dello scontro legale fra Apple e Samsung, e uno dei motivi della condanna della sud coreana. Proprio per questo Samsung ha dichiarato di essere in possesso dei documenti che provano l'annullamento del brevetto in questione.
La motivazione è la stessa che ha portato nelle ultime settimane alla cancellazione di altri due brevetti chiave di Apple: quello che porta il nome di Steve Jobs e quello del Rubber Banding. In questi due casi la paternità delle segnalazioni all'USPTO non è stata divulgata, ma considerato l'ultimo sviluppo il sospetto su Samsung diventa sempre più forte.
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La sensazione è che si sia aperto un nuovo capitolo della guerra fra i due colossi, iniziata nei negozi, trasferita in tribunale e ora concentrata direttamente alla fonte, ossia all'ufficio brevettuale. Non è un caso infatti che la notizia dell'invalidazione del pinch-to-zoom sia stata annunciata dagli avvocati di Samsung direttamente al giudice Lucy Koh, responsabile del processo di San José e della multa da 1 miliardo di dollari che la sud coreana dovrebbe pagare.
Il giudice ha ancora la facoltà di cambiare l'importo dell'ammenda: Apple vorrebbe altri 707 milioni di dollari, Samsung reputa che dovrebbe scendere a 600 milioni. Sembra improbabile che l'annullamento provvisorio dei tre brevetti possa pesare a favore di Samsung. Certo è che a questo punto Apple non sembra più nella stessa posizione di vantaggio di cui godeva un tempo.