Apple conquista la vetta del mercato wearable. È quanto emerge dal nuovo report di Strategy Analytics, società di consulenza inglese specializzata nelle ricerche di mercato. I dati si riferiscono al Q1 2017, con l'azienda di Cupertino che sembra essere riuscita a scavalcare Fitibit, che invece continua a perdere quota.

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3,5 milioni di unità di Apple Watch spedite durante il Q1 2017. Una cifra nettamente superiore alle 2,2 milioni di unità del medesimo periodo dello scorso anno, che ha consentito all'azienda di Cupertino di mettere le mani su una quota mercato del 15,9%. Numeri importanti, che certificano come lo smartwatch della mela stia riuscendo a convincere il settore.

L'azienda guidata da Tim Cook, qualche giorno fa, ha pubblicato i risultati del secondo trimestre fiscale del 2017, conclusosi il 1 aprile. Apple Watch è stato inserito nella sezione "Altri Prodotti" (comprendente prodotti Beats, iPod, Apple TV e accessori di terze parti), una categoria che ha fatto registrare un fatturato di 2,873 miliardi di dollari, con un aumento del 31%.

Una situazione che, secondo i dati di Strategy Analytics, sarebbe andata a discapito di Fitbit. L'azienda in questione, nel Q1 2016, ha registrato una quota nel mercato wearable pari al 24,7% mentre, nel medesimo periodo del 2017, deve accontentarsi del 13,2%. Una flessione importante, resa ancora più evidente analizzando i dati legati in senso stretto ai prodotti.

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Numeri alla mano, si è passati da 4,5 milioni di unità spedite nel Q1 2016 a 2,9 milioni del Q1 2017. Interessante sottolineare come, in questi 12 mesi, Fitibit abbia operato l'acquisizione di Pebble che però, almeno ad oggi, non ha ancora sortito i risultati sperati, soprattutto in relazione al rinnovamento del catalogo prodotti.

In tal senso, proprio in questi giorni, è comparsa online un'immagine che mostrerebbe il prossimo smartwatch targato Fitbit . La grande novità dovrebbe essere l'introduzione di un vero e proprio store per le applicazioni, mutuato proprio dalla piattaforma Pebble. Dettagli tutti da confermare comunque, ma che potrebbero consentire all'azienda di rinnovare la propria offerta.

Anche Xiaomi sembra aver subito un calo, pur mantenendo saldamente il secondo posto. L'azienda cinese, nel Q1 2016, ha messo le mani sul 20,9% di marketshare, scesa al 15,5% nel Q1 2017. In questo caso, alla Mi Fit Band si è anche aggiunto lo smartwatch Amazfit, che ha comunque riscosso un buon successo in patria.

Al di là comunque dei prodotti specifici, i dati raccolti da Strategy Analytics fanno emergere una tendenza davvero interessante. Negli scorsi anni infatti, Fitbit ha costruito la propria leadership soprattutto sulle vendite delle smartband, che hanno sempre rappresentato il vero core business dell'azienda, oltre che un vantaggio strategico rispetto ad Apple.

La tendenza sembra adesso essersi invertita, con l'azienda di Cupertino che ha conquistato la vetta commercializzando essenzialmente uno smartwatch (declinato in due generazioni e in diverse versioni). Una situazione che potrebbe rappresentare un primo passo coerente con le previsioni sul mercato wearable effettuate dalla IDC a metà 2016.

La celebre società specializzata nelle ricerche di mercato ha infatti previsto una crescita importante del settore nei prossimi anni, con le spedizioni dei wearable che dovrebbero raggiungere quota 237,1 milioni di unità entro il 2020. Di queste, secondo IDC, oltre il 75% saranno smartwatch.

Il mercato sembra dunque essere maturo per accogliere la vera e propria esplosione del fenomeno smartwatch. Tutto però passerà da un netto salto di qualità in termini funzionali che dovrà essere effettuato da questi dispositivi. Non è un caso che, allo stato attuale delle cose, il più venduto sia Apple Watch, probabilmente l'unico realmente integrato a 360° in un ecosistema. Fermi restando i limiti comunque presenti nella creatura dell'azienda di Cupertino.

Fitbit Blaze

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