Apple vende più iPhone e meno iPad ma scorda la modestia

Apple chiude il secondo trimestre fiscale con un fatturato di 45,6 miliardi di dollari. Le vendite di iPhone crescono, quelle di iPad calano, ma ciò che non cambia è la sicurezza ostentata dai vertici: i nuovi prodotti stupiranno tutti.

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a cura di Manolo De Agostini

Le vendite di iPhone vanno a gonfie vele, mentre quelle di iPad sono in calo rispetto allo stesso periodo dell'anno passato. Avere la botte piena e la moglie ubriaca sarebbe stato meglio, ma Apple non può proprio lamentarsi di come le stanno andando le cose e soprattutto non può farlo Wall Street. La casa di Cupertino ha battuto le previsioni degli analisti, oltre che le proprie, e soprattutto ha annunciato un nuovo programma di riacquisto delle azioni del valore di 90 miliardi, cosa che ha fatto schizzare le contrattazioni after hours del 7,8%.

Il secondo trimestre si è concluso con un fatturato di 45,6 miliardi di dollari, accompagnato da un utile di 10,2 miliardi di dollari. L'anno scorso Apple si era fermata rispettivamente a 43,6 miliardi e 9,5 miliardi. Sale il margine lordo, dal 37,5% a 39,3%, senza aver introdotto nuove categorie di prodotti, cosa che l'azienda sembra intenzionata a fare quest'anno.

Tim Cook, AD di Apple

"Siamo molto orgogliosi dei nostri risultati trimestrali, specialmente per le vendite di iPhone e il fatturato record legato ai servizi", ha dichiarato l'amministratore delegato Tim Cook. "Non vediamo l'ora di presentare nuovi prodotti e servizi che solo Apple è in grado di portare sul mercato" (quando si dice la modestia, ndr).

Gli iPhone venduti nei tre mesi in esame sono stati 43,72 milioni, un dato nettamente più alto dei 37,43 milioni dell'anno precedente. L'azienda ha venduto anche 16,35 milioni di iPad, 4,14 milioni di Mac e 2,76 milioni di iPod. Se per i PC il dato è in crescita, quello degli iPad è in calo: l'anno passato Apple era riuscita a "piazzarne" 19,48 milioni.

A Cupertino non sembrano preoccupati e parlano di numeri influenzati da un surplus di iPad mini sul mercato l'anno passato, mentre quest'anno si è coperta meglio "la domanda effettiva". Secondo Luca Maestri, dirigente italiano che presto gestirà i conti della casa di Cupertino, il calo delle vendite ai clienti è stato del 3% e non del 16% come dicono invece le cifre "generali".

Il passo indietro c'è indubbiamente stato, sia per la concorrenza ma anche per il fatto che si tratta di un prodotto che ha venduto a ritmi spaventosi: oltre 210 milioni di unità dal debutto nel 2010, neanche l'iPhone ha tenuto un passo simile dal 2007. E c'è chi parla anche di saturazione del mercato in paesi come gli Stati Uniti.

Apple ha comunque bisogno di nuovi prodotti che compensino eventuali rallentamenti dei suoi cavalli da corsa, che pure saranno aggiornati: le voci sull'arrivo di iPhone di dimensioni più generose sono insistenti. Arriverà una TV, l'iWatch oppure qualcos'altro? Staremo a vedere. Nel mentre ci sono anche altri numeri interessanti legati alla trimestrale: gli utenti su iTunes sono quasi 800 milioni, la maggior parte con carta di credito registrata. "Si tratta di un numero impressionante", ha sottolineato Tim Cook.

L'amministratore delegato ha anche affermato che Apple ha fatto parecchio shopping negli ultimi 18 mesi, con 24 acquisizioni. "Cerchiamo aziende che hanno grandi persone e tecnologie, e che si adattino culturalmente a noi. Non abbiamo una regola che dice che non possiamo spendere molto" ha detto Cook, aggiungendo che Apple spende "ciò che ritiene sia un prezzo equo".

L'AD ha anche parlato di 20 milioni di Apple TV vendute in un anno, un numero non spaventoso ma che porta questo dispositivo - che molti ritengono evolverà in una TV vera e propria - fuori dalla schiera degli "hobby", appellativo che per anni Apple ha usato per mascherare vendite non proprio all'altezza delle aspettative.

Infine, una frecciata nemmeno molto velata a Samsung. "Per noi conta molto di più fare le cose per bene piuttosto che arrivare primi", ha affermato l'AD punzecchiato sul fatto che alcune aziende stanno entrando prima di Apple in nuovi mercati, come quello degli indossabili (pensate al Gear, etc). Staremo a vedere, caro Cook, certi che con 150,6 miliardi di liquidità puoi permetterti anche di attendere, soprattutto se i nuovi prodotti della concorrenza non sono stati accolti con squilli di trombe.

Intanto per il prossimo trimestre Apple si aspetta un fatturato tra 36 e 38 miliardi, in crescita sull'anno passato (35,3 miliardi) ma in calo sulle previsioni di Wall Street (38,3 miliardi).